L’AIDS, acronimo che indica la sindrome da immunodeficienza acquisita (Acquired Immuno Deficiency Syndrome), è lo stadio finale di una infezione provocata dal virus dell’HIV o virus dell’immunodeficienza umana (Human Immunodeficiency Virus).

Quest’ultimo non fa distinzioni di sesso, di tendenze sessuali, di razza e di ceto sociale. Non se ne parla più tanto come in passato (la malattia ha cominciato a diffondersi nel mondo occidentale negli anni ‘80), ma non pensiamo che sia stata debellata. Personaggi famosi del mondo dello spettacolo e dello sport, ma non solo, sono stati colpiti da questa malattia. Alcuni di loro, consci dell’importanza di diffondere una cultura adeguata contro questo virus, hanno dato vita a campagne di sensibilizzazione. (www.medicinalive.com, www.ilpost.it).

Come si trasmette l’HIV?

La trasmissione del virus può avvenire per contatto diretto con una persona infetta, tramite sperma, fluido vaginale, latte materno e sangue.
* Pertanto la trasmissione puo’ avvenire :

  • Attraverso rapporti sessuali vaginali, anali, oro-genitali non protetti.
    * Con lo scambio di siringhe e aghi contaminati dal sangue di una persona infetta.
    * Per contatto sangue infetto- sangue di persona sana, che può avvenire tramite ferite aperte, profonde e sanguinanti.
    * Da madre a neonato durante la gravidanza, il parto e l’allattamento.
    Il virus non sopravvive nell’ambiente esterno, per cui non si trasmette, ad esempio, con una semplice stretta di mano.

Quale meccanismo provoca l’HIV?

Il virus entrato nel corpo va ad attaccare e distruggere alcune cellule del sangue (linfociti T), che normalmente sono deputate a mantenere il corretto funzionamento del sistema immunitario. L’azione del virus è tale da ridurre ad un numero esiguo i linfociti T. A questo punto l’organismo è talmente indebolito da non riuscire più ad opporsi ad agenti esterni. Questo stadio, caratterizzato da una immunodeficienza, cioè da una ridotta capacità del sistema immunitario a reagire, è conosciuta come AIDS, e può evolvere in gravi infezioni, deterioramento del sistema nervoso e cancro.

Come si riconosce una infezione da HIV?

La primissima fase, quella dell’incubazione (2-4 settimane dal contagio) è asintomatica. Nel corso della fase successiva si manifestano sintomi lievi di tipo simil-influenzale. Segue una terza fase nella quale una persona contagiata dal virus HIV, può non manifestare alcun sintomo anche per 20 anni. Un individuo, infatti, può avere l’HIV, non saperlo, sembrare sano, ma può trasmetterlo ad altre persone. Possono passare anni prima che compaiano i sintomi che identificano l’AIDS, ovvero perdita di peso, forte stanchezza, febbre, ingrossamento dei linfonodi, sudorazione notturna, agitazione.

Diagnosi

In risposta ad una infezione da HIV l’organismo reagisce producendo cellule di difesa, gli anticorpi, che possopno essere rilevati nel sangue con un test specifico. Se in seguito al test si rilevano nel sangue anticorpi anti-HIV, allora si dice che una persona è HIV-positiva o sieropositiva. In tal caso, ad ulteriore conferma, si procede con un altro test specifico.

Si può curare?

Esistono farmaci, chiamati antiretrovirali (ARV), che contrastano la replicazione del virus indebolendone la carica virale. Ma non esistono al momento farmaci capaci di debellare il virus in modo definitivo e completo.
Inoltre al momento non si dispone di un vaccino, nè esiste altra possibilità di debellare il virus.
Pertanto le uniche forme di prevenzione di cui si dispone sono quelle comportamentali e del buon senso. Tecnicamente il solo preservativo (maschile e/o femminile) e’ in grado di impedire la trasmissione del virus durante i rapporti sessuali.
Se in seguito alle analisi si risulta sieropositivi è bene informare il o i partners dei mesi precedenti perché anche loro effettuino il test ed i controlli medici. Allo stessso modo e’ importante parlare apertamente con il o i partners attuali per valutare gli adeguati atteggiamenti protettivi sia durante il sesso che in altre situazioni.
L’uso del profilattico è sempre raccomandato sia nei confronti dell’HIV che di qualsiasi altra infezione sessualmente trasmissibile.

Per un ulteriore approfondimento si può visitare il sito dell’Istituto Superiore di Sanità

Redazione Mettiche

Ultimo aggiornamento: 23 marzo 2020

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