- Introduzione Introduzione
- Perché iniziare presto a parlarne? Perché iniziare presto a parlarne?
- Quali metodi contraccettivi esistono? Quali metodi contraccettivi esistono?
- Come scegliere, in pratica Come scegliere, in pratica
- Il ruolo degli adulti e dei consultori Il ruolo degli adulti e dei consultori
- Conoscenza è libertà Conoscenza è libertà
Parlare di contraccezione in adolescenza non significa spingere a fare qualcosa prima del tempo. Significa, piuttosto, offrire quella sicurezza che nasce dal conoscere il proprio corpo e i propri confini.
L’educazione sessuale, infatti, non è un discorso “da adulti” né un sermone: è una guida gentile che aiuta a orientarsi tra desiderio, limiti, consenso e protezione, senza giudizio e senza fretta.
E sapere come evitare una gravidanza o proteggersi dalle IST non nasce dalla paura, ma dalla cura di sé: è rispetto, ed è anche un modo per scegliere con più consapevolezza e libertà.
Perché iniziare presto a parlarne?
Prima si costruiscono informazioni corrette, minori sono i rischi di gravidanze indesiderate, interruzioni precoci dei metodi contraccettivi e contagio di IST (Infezioni Sessualmente Trasmesse).
Una conoscenza chiara, infatti, riduce l’ansia, smonta i falsi miti (“col primo rapporto non si resta incinta”, “tanto me ne accorgo”) e aumenta la capacità di chiedere il preservativo, riconoscere un “no” e cercare aiuto quando serve.
La sessualità non è un esame da superare: è una competenza che si impara, passo dopo passo.
Quali metodi contraccettivi esistono?
Il punto di partenza resta il preservativo. È l’unico che protegge anche dalle Infezioni sessualmente trasmissibili e, se usato correttamente dall’inizio alla fine del rapporto, è un ottimo alleato contro le gravidanze indesiderate.
Scegliere la taglia giusta, aprire la confezione con le mani (non con i denti), usare lubrificante a base d’acqua, se serve, e fare attenzione alla data di scadenza sono dettagli che fanno la differenza.
Contraccezione
Tutto quello che vuoi sapere sul preservativo
Esiste anche il preservativo interno (femminile), meno conosciuto ma utile quando si desidera un maggiore controllo diretto.
I contraccettivi ormonali, invece, offrono un livello di protezione molto alto, ma non difendono dalle infezioni.
- La pillola combinata (estrogeno + progestinico) e la pillola con solo progestinico richiedono assunzione quotidiana con buona puntualità. Possono regolarizzare il ciclo, attenuare dolori mestruali e acne; è necessaria una valutazione medica per verificare che siano adatte al tuo profilo (storia personale e familiare, emicrania, fumo, ecc.).
- L’anello vaginale rilascia localmente gli stessi ormoni della pillola combinata: si inserisce, si lascia in sede per tre settimane e si rimuove per una settimana. Non si sente durante i rapporti, ma si può togliere fino a 3 ore al giorno senza alterare la sicurezza contraccettiva, nel caso si avesse timore che si possa sentire . È una soluzione “mensile” per chi non vuole ricordare una compressa ogni giorno.
- Il cerotto contraccettivo contiene gli stessi ormoni della pillola combinata. Si usa un cerotto a settimana per 3 settimane e poi si fa una settimana di pausa. Si applica sull’addome, sui glutei, sulla spalla ed è bene cambiare sito di applicazione ogni volta per evitare allergie. Anche questo ha il vantaggio di non dover essere ricordato tutti i giorni
- L’impianto sottocutaneo è un bastoncino che rilascia progestinico a basse dosi e dura fino a tre anni. Si inserisce in ambulatorio, con una piccola anestesia locale, è reversibile e comodo per chi desidera non pensarci tutti i giorni; gli schemi del ciclo possono diventare irregolari, ma la sicurezza contraccettiva resta elevata.
- Il dispositivo intrauterino ( la cosiddetta spirale). Ne esistono due tipi: al rame ed ormonale. La durata è di 5 anni e la sicurezza contraccettiva molto elevata. Deve essere inserita dal medico e l’inserimento può essere un po’ doloroso.
Ci sono poi i metodi naturali, come il metodo sintotermico (osservazione del muco cervicale e della temperatura basale).
Questi strumenti possono essere molto utili per conoscere meglio il proprio corpo, capire come cambia durante il ciclo e riconoscere i segnali di fertilità. Con la giusta formazione e molta costanza possono anche aiutare a pianificare o evitare una gravidanza.
Tuttavia, se usati come metodi contraccettivi, comportano un rischio maggiore: richiedono grande disciplina, non funzionano se i cicli sono irregolari e funzionano meglio se abbinati a periodi di astinenza nei giorni fertili. Inoltre, non proteggono dalle IST.
Come scegliere, in pratica
La scelta giusta è quella che riesci ad inserire meglio nella tua vita ed a sostenere nel tempo, che rispetta il tuo stato di salute e il tuo stile di vita.
Se per te la priorità è proteggerti dalle infezioni, il preservativo è imprescindibile (anche in “doppia protezione” insieme a un metodo ormonale).
Se dimentichi spesso le cose, forse una soluzione a lunga durata (anello mensile, cerotto, impianto) ti semplifica la vita.
Se soffri di cicli dolorosi o abbondanti invece, alcuni metodi ormonali possono offrire benefici aggiuntivi.
Nessun metodo è “il migliore in assoluto”: esiste il metodo migliore per te, adesso. E potrà cambiare nel tempo.
Contraccezione d’emergenza: cosa sapere davvero
Gli imprevisti capitano: un preservativo si rompe, una pillola si dimentica, un rapporto non è stato protetto.
In questi casi, esiste la contraccezione d’emergenza, che non è abortiva e serve a prevenire una gravidanza dopo il rapporto a rischio.
Le opzioni sono due, da valutare il prima possibile:
- la pillola dei 5 giorni dopo (la nuova pillola del giorno dopo) a base di ulipristal acetato, efficace fino a 120 ore (massimo se assunta entro 12-24 ore). Si acquista in farmacia, senza ricetta per tutte le età;
- la pillola del giorno dopo a base di levonorgestrel, da assumere entro 72 ore (ideale entro 12 ore). Per acquistarla in farmacia non serve la ricetta a partire dai 18 anni, mentre per le minorenni è richiesta ricetta non ripetibile.
Nessuna di queste pillole protegge dalle IST. E, lo ribadiamo, non interrompono una gravidanza già iniziata.
Il ruolo degli adulti e dei consultori
Avere adulti competenti e non giudicanti fa la differenza. Parlarne con medico di base, ginecologa/o, ostetrica/o, educatori ed educatrici, e rivolgersi ai consultori permette di ricevere informazioni scientifiche, gratuite e riservate.
I consultori sono il luogo giusto per chiarire dubbi, valutare insieme il metodo più adatto, imparare a usare correttamente il preservativo e conoscere i servizi sul territorio (visite, test, supporto psicologico, prevenzione IST).
Anche il farmacista può aiutare per l’uso corretto del preservativo, dei lubrificanti e per orientarsi in caso di contraccezione d’emergenza.
Conoscenza è libertà
Informarsi non toglie spontaneità: la rende semplicemente più sicura e libera. La contraccezione in adolescenza non è un’etichetta, ma un percorso di scelte consapevoli che cambia insieme a te.
Chiedi, esplora con prudenza, cambia idea se ne senti il bisogno. La sessualità è anche cura: di te, dell’altr*, del futuro che immagini.
E se qualcosa va storto, agisci in fretta e affidati ai professionisti. Conoscere il proprio corpo è - sempre - un atto di potere.
Manuela Farris
Ginecologa
Specialista in ostetricia e ginecologia e fellow in ginecologia dell'infanzia e dell'adolescenza. Dottore di ricerca in psiconeuroendocrinologia della riproduzione e sessualità umana.