Chi fra noi non ha dubbi o domande che vorrebbe fare?

Osa. Impariamo a osare, sì.

Perché il senso di vergogna è l’ostacolo più grande che si frappone fra noi e la libertà.

La buona notizia è che in Italia esistono spazi pubblici e gratuiti dove puoi farlo senza giudizi né costi: sono i consultori familiari, presenti praticamente in ogni territorio.

La salute ginecologica (e in generale quella sessuale e riproduttiva) non è un lusso né qualcosa da rimandare.

Fa parte del tuo benessere ed è tutelata dalla legge: la salute ginecologica è un diritto.

Non servono permessi, raccomandazioni o “essere adult*”: basta sapere dove andare.

I consultori sono spazi protetti ed esistono proprio per chi ne ha bisogno.

Cosa sono i consultori?

I consultori sono servizi socio-sanitari pubblici nati con un obiettivo ben preciso: offrire supporto concreto su tutto ciò che riguarda la salute sessuale, affettiva e riproduttiva.

Spesso poco conosciuti o circondati da pregiudizi, rappresentano invece un punto di riferimento fondamentale per chiunque abbia bisogno di un confronto, di informazioni affidabili o di un aiuto professionale.

All’interno di un consultorio puoi trovare diverse tipologie di servizi (gratuiti!), pensati per accompagnarti in vari momenti della vita.

Il consultorio ti permette infatti di accedere a visite ginecologiche gratuite, fondamentali per la prevenzione e per prenderti cura del tuo benessere.

Troverai ginecolog* e ostetriche pront* ad assisterti, a rispondere alle tue domande e a prescrivere il metodo contraccettivo più adatto a te.

Possono chiarire ogni tuo dubbio in merito a pillola, spirale, preservativo e informarti su altri metodi contraccettivi meno conosciuti, come impianto sottocutaneo, diaframma, spugna contraccettiva…

Sai cosa fare se capita un imprevisto? Loro possono informarti sulla contraccezione d’emergenza o aiutarti a reperirla nel momento del bisogno!

Un altro servizio disponibile e troppo sottovalutato è il sostegno psicologico: può essere sia individuale che di coppia.

Da non dimenticare gli spazi di ascolto dedicati alle persone più giovani, dove si affrontano temi come la sessualità, le relazioni e l’affettività.

E se stai affrontando una gravidanza, che sia cercata o meno, puoi ricevere assistenza concreta, orientamento e informazioni, senza giudizi.

Tutti i servizi devono essere a disposizione in modo riservato, gratuito e accessibile.

Potrebbe interessarti anche Guida alla prima visita ginecologica

Quando sono nati i consultori e perché?

I consultori familiari nascono in Italia nel 1975, con la Legge n. 405 del 29 luglio, in un periodo di grandi trasformazioni sociali e culturali.

Fino ad allora, l'accesso alla salute riproduttiva era spesso limitato o mediato da strutture private, e parlare di contraccezione o sessualità era ancora un tabù, soprattutto per le donne e i giovani.

La legge del '75 ha segnato un punto di svolta: per la prima volta, lo Stato riconosceva la necessità di spazi pubblici, laici e gratuiti, pensati per accompagnare le persone nelle scelte affettive, sessuali e familiari.

I consultori nascono quindi come servizi di prossimità, con l’obiettivo di promuovere la salute, l’autodeterminazione e la prevenzione.

Dovevano essere accessibili a tutt*, con un’attenzione particolare alle donne, alle giovani generazioni e alle persone in condizioni di fragilità.

Ancora oggi, la loro esistenza si basa su quell’idea rivoluzionaria: offrire ascolto e supporto a partire dai bisogni reali delle persone, senza giudizio e senza barriere economiche.

Chi può accedervi e come?

Importanza consultori

Possono rivolgersi ai consultori tutte le persone, a prescindere dall’età, dal genere, dalla cittadinanza o dalla condizione economica.

In molti casi, le prestazioni sono gratuite o a costo simbolico, soprattutto per:

  • adolescenti e giovani fino ai 24 anni
  • persone in condizioni di fragilità economica o sociale
  • donne in gravidanza
  • vittime di violenza

Non serve l’autorizzazione dei genitori per chi ha meno di 18 anni, se si tratta di servizi legati alla salute sessuale. Puoi andarci anche da sol*.

Cosa serve per prenotare?

Di solito basta chiamare o scrivere al consultorio del tuo territorio. Ogni ASL (azienda sanitaria locale) ha il suo elenco online.

Alcuni richiedono la tessera sanitaria per registrare l’accesso, ma in tanti casi è possibile ricevere assistenza anche senza, specie se ci si trova in situazioni particolari.

Puoi anche prenotare di persona, e in alcune città ci sono sportelli giovani o spazi dedicati dove non serve appuntamento.

Perché sono importanti?

I consultori sono pensati per prevenire problemi di salute, offrire informazioni corrette e ascolto, promuovendo l’autonomia e il rispetto del proprio corpo.

Non sostituiscono l* medic* di base o il/la ginecolog* privat*, ma sono una risorsa pubblica pensata per chi ha bisogno, anche solo di parlare o capire meglio cosa sta succedendo.

Fanno parte di un’idea di salute che mette la persona al centro, e che riconosce come fondamentale l’accesso libero e gratuito a cure e informazioni.

Superare timori, aprirsi al confronto

Metti che non sai da dove cominciare. Metti che hai vergogna. Metti che nessuno te ne ha mai parlato. Va bene così.

Il consultorio è proprio lì per questo: per accogliere le domande, anche quelle scomode.

Per offrire uno spazio in cui nessuno ti dice cosa devi fare, ma ti accompagna a capire cosa vuoi fare tu.

Andarci non significa avere un problema: significa semplicemente prendersi cura di sé. È un piccolo passo, ma può fare una grande differenza.

Consulta la mappa dei consultori in Italia

articolo a cura di

Paola Toia

Lifestyle & Wellness Editor

Paola toia thumb

Content Editor e Digital Specialist laureata in Lingue e Comunicazione. Scrive e si occupa di social strategy e coaching in ambito content marketing. Online racconta la sua vita tra viaggi, famiglia e lavoro.