- Introduzione Introduzione
- Orgasmo vaginale vs. orgasmo clitorideo: c'è differenza? Orgasmo vaginale vs. orgasmo clitorideo: c'è differenza?
- Quanto dura un orgasmo femminile? Quanto dura un orgasmo femminile?
- Come avviene l'orgasmo femminile? Come avviene l'orgasmo femminile?
- Come raggiungere l'orgasmo femminile? Come raggiungere l'orgasmo femminile?
- Orgasm gap: parliamone Orgasm gap: parliamone
Di orgasmo femminile se ne parla tanto, ma comprendere, davvero, cos’è e come funziona è del tutto personale e unico, un viaggio fatto di scoperte e sensazioni che cambiano da persona a persona.
Spesso, l’argomento è fonte di confusione, aspettative poco realistiche e, soprattutto, è ancora circondato da false credenze e idee distorte.
Se sei curios* di esplorare questo universo e scoprire cosa può funzionare per te, continua a leggere questo articolo, troverai una guida sincera e semplice per accompagnarti lungo il percorso!
Orgasmo vaginale vs. orgasmo clitorideo: è davvero importante farsi questa domanda?
Gli orgasmi sono un’esperienza varia e personale.
Possono essere influenzati da diversi fattori, come il tipo di stimolazione che decidi di usare, la presenza o assenza di un partner fisso, ma anche la fase del ciclo mestruale può modificare la tua risposta sessuale.
Come l’amore, l’orgasmo non è definibile in modo assoluto: possiamo immaginarlo, ma lo riconosciamo davvero solo quando lo viviamo.
La scintilla che ha acceso il fuoco in ambito scientifico, psicologico e medico, è se esiste davvero una differenza tra l’orgasmo vaginale e clitorideo, e se uno dei due è meglio dell’altro.
Se ti aspettavi una risposta secca, mi dispiace deluderti!
Non esiste una risposta breve a questo quesito, perché a essere sbagliata è la domanda!
Non c’è differenza tra orgasmo clitorideo e vaginale, piuttosto esistono modi diversi per raggiungere l’acme del piacere.
Non sono, quindi, 2 tipi distinti di orgasmo, ma modalità diverse di attivare e sperimentare la risposta sessuale, basate sulle preferenze e sull’anatomia individuale.
Raggiungere l’orgasmo con la stimolazione clitoridea è senz’altro la strada preferita da l’80/90% delle persone con vulva (Fonte → Kinsey Institute).
Questo perché, la clitoride è il centro del piacere, conta infatti più di 8.000 terminazioni nervose, mentre il canale vaginale ne ha molte meno, e la loro densità diminuisce man mano che ci si allontana dall’ingresso!
Sensazioni intense si ottengono anche stimolando la parete anteriore della vagina, in un punto molto vicino alla prostata femminile, che corrisponde all'area CUV o il famoso punto G.
Spoiler: la clitoride ha radici interne che si estendono fino all’ingresso della vagina, quindi, spesso, le 2 esperienze si sovrappongono.
Insomma, più che di 2 tipi diversi di orgasmi, potremmo parlare di 2 facce della stessa medaglia!
Quanto dura un orgasmo femminile?
Mentre l'orgasmo maschile dura solo qualche secondo, quello femminile può essere molto più lungo, ma soprattutto più intenso, grazie alla presenza di terminazioni nervose nella clitoride: 8 volte in più rispetto a quelle del suo corrispettivo maschile, il pene!
In media, un orgasmo femminile può durare dai 10 ai 30 secondi e ci sono persone che riescono a sperimentare anche orgasmi multipli o consecutivi.
Come avviene l'orgasmo femminile?
Prima di capire come avviene un orgasmo è importante comprendere la risposta sessuale nel suo insieme.
Nel 1964, Masters e Johnson, pionieri nello studio della sessualità, elaborano un modello composto da 4 fasi: una fase di eccitamento (1), cioè quando uno stimolo - che può essere fisico o mentale - è in grado di aumentare la tensione sessuale.
Il corpo, spesso, risponde con il battito cardiaco che aumenta, il respiro che accelera e il flusso sanguigno va verso i genitali.
Se la stimolazione sessuale procede, adeguatamente e positivamente, aumenterà la tensione sessuale, arrivando alla seconda fase, chiamata plateau (2): qui, il piacere cresce fino a raggiungere il cosiddetto “punto di non ritorno”, l’orgasmo (3)!
La tensione sessuale accumulata viene liberata attraverso contrazioni muscolari intense e si avverte una sensazione di rilascio in tutto il corpo.
Infine, la fase di risoluzione (4), dove il corpo torna gradualmente al suo stato normale.
L’orgasmo, quindi, avviene tramite una combinazione di stimoli fisici, mentali ed emotivi.
Come raggiungere l'orgasmo femminile?
Non esiste una formula standard uguale per tutt*, qui possiamo offrirti consigli pratici per aiutarti a raggiungere l’orgasmo.
Come accennato, il coito non è la pratica migliore per stimolare la clitoride, mentre la stimolazione della clitoride è il mezzo più comune per raggiungere l’orgasmo.
Esistono donne che riescono ad arrivare all’acme del piacere con la sola penetrazione.
Una ricerca ha rilevato che uno dei fattori che facilita questo tipo di orgasmo è la distanza tra clitoride e uretra: una distanza più ridotta può favorire la stimolazione clitoridea durante la penetrazione, rendendo più probabile il raggiungimento dell’orgasmo (Fonte → PhilArchive).
Quindi, in alcuni casi, il raggiungimento dell’orgasmo è questione di anatomia!
Più che concentrarsi sul risultato finale e cercare in tutti i modi di arrivare all’orgasmo, puoi creare delle condizioni che permettono all’orgasmo di arrivare!
Chiarito ciò, passiamo a 5 consigli che puoi far tuoi per abbandonarti (o far abbandonare) al piacere!
#1 Prima di tutto: conoscere il proprio corpo
Heiman e LoPiccolo, nel libro “Becoming Orgasmic” (diventare orgasmica), sottolineano l’importanza di esplorare il proprio corpo, in particolare l’anatomia genitale, per prendere confidenza con le zone erogene e le sensazioni che possono suscitare piacere.
La masturbazione ancora è un tabù, ma è il modo efficace per capire cosa ti piace davvero, con o senza pressione di un partner. Praticarla, oltre che terapeutica, è in grado di farti scoprire cosa ti piace davvero!
Esplora per gradi. Inizia con la semplice esplorazione fisica senza pressioni sul risultato finale. Questo approccio ti permette di costruire una connessione con il tuo corpo in modo naturale e senza ansia.
#2 Comunicare, comunicare… e, ancora, comunicare
Sia che tu sia in una relazione o che stia vivendo un momento di intimità con un partner casuale, parlare è fondamentale.
Comunicare apertamente le proprie preferenze e necessità è essenziale, per raggiungere il piacere insieme a qualcun altr*.
Fare richieste e dare indicazioni in modo diretto ma rispettoso, non solo ti faciliterà l’orgasmo, ma costruirai un rapporto di complicità e fiducia con il/la partner.
#3 Il ruolo della mente
Il centro del piacere fisico si chiama clitoride, ma la sua stimolazione avviene prima nel cervello!
Non dimenticare: l'orgasmo femminile non è solo una questione fisica.
La maggior parte dei problemi legati al raggiungimento dell’orgasmo, sono causati da: stress, preoccupazioni, vergogna e ansia.
Se vuoi davvero raggiungere “il punto di non ritorno” sicuramente puoi farlo, ma prima devi sgomberare il più possibile la testa!
Il segreto? Rilassamento e contesto. Creati un ambiente confortevole che ti fa sentire a tuo agio e che ti permetta di lasciarti andare.
Lo spectatoring è un fenomeno psicologico che influenza negativamente l’esperienza sessuale: consiste nel valutare costantemente la propria performance o il proprio aspetto fisico, invece di concentrarsi sulle sensazioni.
Questo stato di autocontrollo costante riduce la possibilità di abbandonarsi completamente al piacere.
Quindi, metti tutto in pausa e dedica quel momento interamente a te stess*.
#4 Il ritmo è tutto
Repetita iuvant: non esiste un manuale "unico" per raggiungere l'orgasmo. Ogni persona ha un proprio ritmo e preferenze.
Alcune donne sperimentano il piacere con movimenti più lenti e delicati, altre trovano più interessante una stimolazione intensa e rapida.
Il consiglio è di approcciarti con curiosità e pazienza alla tua ricerca del piacere, sia da sola che con il partner.
E non aver paura di fermarti e ricominciare: l'importante è trovare il tuo flusso.
#5 Posizioni e tecniche
Ogni corpo è diverso e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra (ricordi? a volte è proprio questione di anatomia!)
Tuttavia, ci sono alcune posizioni che durante la penetrazione vaginale, facilitano il raggiungimento dell'orgasmo.
Ad esempio, la posizione del loto, o l’amazzone. Queste sono posizioni che vanno a stimolare, tramite la penetrazione, la spugna uretrale ( dove si ipotizza abbia origine il PUNTO G), e i bulbi vestibolari, che dalla punta della clitoride si estendono fino all’ingresso della vagina.
Inoltre avendo il “comando” per cavalcare il/la partner, abbiamo la possibilità di scegliere il ritmo, l’intensità e la pressione sui genitali.
Il sesso orale gioca un ruolo fondamentale per molte donne. E la stimolazione diretta sulla clitoride, combinata a movimenti lenti e ritmici, può portare a orgasmi intensi e prolungati.
Parola d’ordine? Pazienza e sincronia!
Se la difficoltà a raggiungere l’orgasmo ti crea disagio o frustrazione, è consigliabile consultare un espert* in consulenza sessuale, che può offrire supporto e strategie personalizzate per migliorare il benessere sessuale.
Orgasm gap: parliamone
Non possiamo ignorare il "gap orgasmico", ovvero quella differenza tra la facilità con cui gli uomini raggiungono l'orgasmo rispetto alle donne.
È un dato di fatto che nelle esperienze etero molte donne non raggiungono il piacere tanto frequentemente quanto i loro partner maschili.
Le donne sono spesso vittime di una cultura che, direttamente o indirettamente, ostacola l’esplorazione del proprio corpo come fonte di piacere.
Il corpo è come un giardino, ma spesso anziché nutrirlo e valorizzarlo, viene spesso invaso da giudizi e stereotipi che rendono difficile viverlo liberamente.
Inoltre, fattori come stress e pressione sociale diventano i principali inibitori del piacere, creando ostacoli mentali e fisici.
La chiave è coltivare gentilezza e pazienza verso se stesse! Se qualcosa ti blocca e non ti lascia andare al piacere, non colpevolizzarti, ma rispettati e ascoltati.
Non sentire la pressione di arrivare all'orgasmo a tutti i costi. Le difficoltà legate all’orgasmo spesso si risolvono cambiando prospettiva.
Se l’obiettivo diventa semplicemente il piacere e non l’orgasmo, ogni momento trascorso è già un successo.
Concentrarsi sulle sensazioni e sul viaggio, piuttosto che sulla meta finale, permette di vivere l’esperienza in modo più libero e soddisfacente.
Godere del viaggio in serenità e consapevolezza
L’orgasmo prima che si manifesti nei tuoi genitali, si esplica nel tuo cervello.
È un viaggio personale e unico. Non c'è una formula magica o un pulsante segreto da premere.
Il segreto è scoprire il proprio corpo, conoscere il contesto e le fantasie sessuali che ti permettono di premere sull'acceleratore che ti condurrà verso il piacere, liberare la mente dalle preoccupazioni e sperimentare senza pressione.
Ricorda: il piacere è qualcosa che meriti e che puoi vivere senza vergogna.
Scegliere di vivere il sesso in maniera consapevole e sicura significa anche prendersi cura della propria salute sessuale e di quella del/la partner.
Usa sempre il preservativo, soprattutto se si tratta di partner occasionali, ti proteggono sia dalle gravidanze indesiderate che dalle infezioni sessualmente trasmissibili. Se ti fai praticare sesso orale esistono dei profilattici apposta chiamanti dental dam.
Conoscere e utilizzare i metodi anticoncezionali disponibili, come la pillola anticoncezionale, il cerotto, l'anello vaginale o gli impianti sottocutanei, ti permette di godere appieno di ogni momento senza imprevisti.
Ricorda anche che esistono dispositivi come la pillola del giorno dopo e dei 5 giorni dopo, come soluzione di emergenza da usare in caso di imprevisti!
Ogni esperienza può diventare traguardo di piacere, ma è anche un atto d’amore per la propria salute e quella dell’altro!
Articolo scritto dalla Dott.ssa Giulia Grechi
Giulia Grechi
Consulente Sessuale
Giulia Grechi Dottoressa in Riabilitazione Psichiatrica, presso la facoltà di medicina e psicologia La Sapienza, con specializzazione in Consulenza Sessuale conseguita a la Scuola di Sessuologia e Psicologia Applicata. Esperta in educazione sessuale, mi dedico a fornire informazioni e strumenti per promuovere una maggiore consapevolezza e benessere sessuale, con un approccio empatico e scientifico.