- Introduzione Introduzione
- Cosa aspettarsi dopo l’assunzione della contraccezione d’emergenza Cosa aspettarsi dopo l’assunzione della contraccezione d’emergenza
- “Posso avere rapporti dopo la pillola del giorno dopo?” “Posso avere rapporti dopo la pillola del giorno dopo?”
- Quando è necessario fare un test di gravidanza? Quando è necessario fare un test di gravidanza?
- Monitorare il ciclo mestruale e ascoltare il proprio corpo Monitorare il ciclo mestruale e ascoltare il proprio corpo
- La contraccezione d’emergenza può essere considerata efficace? La contraccezione d’emergenza può essere considerata efficace?
Che si tratti di un preservativo rotto, di un rapporto non protetto o di un imprevisto nella contraccezione abituale la pillola del giorno dopo rappresenta comunque, nella maggior parte dei casi, un’ancora di salvezza.
Tutto risolto? Magari…
In realtà, dubbi, domande e perplessità invadono comunque il nostro cervello e non ci lasciano dormire tranquilli: "Funzionerà davvero?", "Cosa succede adesso?", "Che devo fare nel frattempo?", “Tra quanto potrò essere sicura di non essere incinta?”
La domanda che devi porti, allora, è questa: cosa ti devi aspettare, veramente, dalla contraccezione d’emergenza e come vanno gestite le settimane successive?
Oggi, cerchiamo di scoprirlo assieme in questo articolo. Ci diamo un obiettivo? Sfatare miti e leggende e cercare di affrontare il tutto nel modo più consapevole e sicuro possibile.
Cosa aspettarsi dopo l’assunzione della contraccezione d’emergenza
Partiamo da un concetto di base: la pillola del giorno dopo è un farmaco e, in quanto tale, può sempre presentare degli effetti collaterali.
Questo non significa che devono esserci per forza, ma è utile sapere che, se compaiono, non indicano in automatico un problema.
Quali potrebbero essere i sintomi più comuni?
- Nausea o vomito (qui è bene ricordare che se si vomita entro due ore dall’assunzione della pillola è necessario prenderne un'altra);
- Mal di testa e/o vertigini;
- Dolore addominale e/o tensione al seno;
- Sensazione di stanchezza e/o cambiamenti dell'umore;
- Alterazioni del ciclo mestruale.
Proprio rispetto a quest’ultimo punto vediamo di dare qualche informazione in più: la pillola del giorno dopo ha una azione ormonale e delle due formulazioni attualmente in commercio una contiene il levonorgestrel, un derivato sintetico del progesterone mentre l’altra l’ulipristal acetato, un modulatore selettivo del recettore del progesterone.
In entrambi i casi, il corpo subisce un’importante variazione ormonale solo quando viene assunta e ciò rende abbastanza normale il fatto che le mestruazioni vadano un po’ in tilt e possano ritornare prima o dopo il previsto.
In altri casi, magari, il flusso mestruale può tornare con regolarità ma, quando si ripresenta, può risultare più abbondante o più scarso del solito.
C’è chi poi vive una combinazione delle due cose e, quindi, manifesta variazioni sia rispetto alle tempistiche sia rispetto alla quantità.
Da questo punto di vista possiamo stare tranquill*: quelli descritti sono tutti cambiamenti fastidiosi, ma fortunatamente transitori. Tutto solitamente si risolve nel giro di uno o due cicli mestruali completi.
Leggi anche → Ciclo mestruale irregolare, quando preoccuparsi?
“Posso avere rapporti dopo aver preso la pillola del giorno dopo?”
Sì, ma devono essere protetti. La pillola del giorno dopo non ti protegge, infatti, dai rapporti che avvengono dopo la sua assunzione.
La sua efficacia (è bene ricordarlo) si basa sul ritardare l’ovulazione al momento in cui viene presa.
Se, però, dopo l’assunzione hai altri rapporti non protetti il rischio di gravidanza esiste, soprattutto se l’ovulazione non era ancora stata bloccata.
Cosa fare dunque?
Usa un metodo barriera come il profilattico almeno fino al ciclo mestruale successivo.
Solo quando arriverà la nuova mestruazione potrai considerare azzerato il rischio di gravidanza legato al rapporto per cui hai assunto la contraccezione d’emergenza.
Quando è necessario fare un test di gravidanza?
Fare un test di gravidanza dopo aver assunto la contraccezione d’emergenza non è una regola e nemmeno un obbligo.
Può comunque essere una buona pratica, soprattutto per avere la conferma definitiva che non sia iniziata una gravidanza.
Sappiamo che se assunta il prima possibile la pillola del giorno dopo è molto efficace: però nessun metodo è infallibile al 100%.
Ecco che allora che il test di gravidanza diventa l’unico strumento che ci dà una risposta certa.
Ci sono però delle condizioni in cui un test di gravidanza può essere altamente consigliato:
- Se la mestruazione ritarda di più di 7 giorni rispetto al previsto;
- Se il ciclo successivo è particolarmente breve o leggero o presenta comunque delle irregolarità rispetto al solito;
- Se hai sintomi come nausea, dolore addominale o pelvico, tensione al seno o stanchezza inspiegabile;
- Se hai avuto altri rapporti non protetti dopo l’assunzione della pillola d’emergenza.
Quando va fatto il test? Almeno a partire da 19-21 giorni dopo il rapporto a rischio o comunque al primo giorno di ritardo del ciclo mestruale.
I tempi attuali offrono tra l’altro dei test (da fare sulla pipì) particolarmente sensibili e disponibili in farmacia che, se usati correttamente, forniscono esiti affidabili.
Un consiglio utile? Monitorare il ciclo mestruale e ascoltare il proprio corpo
Dopo aver preso la contraccezione d’emergenza, tieni sotto controllo il ciclo mestruale e i segnali del corpo per capire come sta rispondendo.
Potrebbe essere particolarmente utile annotare su un quaderno, un’agenda o anche il calendario del telefono la data di assunzione della pillola e dei rapporti avuti, aggiungendo, via via, la presenza di particolari sintomi che ritieni insoliti.
Altro parametro importante è quello di ricordare la data prevista e quella effettiva del primo ciclo mestruale dopo il rapporto a rischio: tutte queste informazioni costituiscono un monitoraggio preciso e permettono di avere dettagli da riferire al ginecologo o all’ostetrica in sede di controllo.
Ricordiamo, tra l’altro, che se hai un po’ di irregolarità al ciclo successivo la cosa può essere normale ma se queste irregolarità tendono a persistere mese dopo mese, può essere utile parlarne con il medico.
La contraccezione d’emergenza può essere considerata efficace?
Si, può essere considerata efficace e sicura così come riportato dalla letteratura scientifica e dalle principali organizzazioni sanitarie internazionali.
Il suo scopo è chiaro e puntuale: offrire una soluzione urgente in caso di rapporti non protetti o di fallimento del metodo contraccettivo abituale.
L’errore che si fa spesso, però, è quello di iniziare a considerarla come un sostituto della contraccezione “regolare” e abusare della stessa con eccessiva frequenza.
Il corpo infatti, ogni volta che ne facciamo uso, riceve una serie di stimoli eccessivi e impropri che, per forza di cose, lo mettono alla prova (per non parlare di tutti i sintomi correlati a ciò, dalle irregolarità del ciclo mestruale all’ansia per quello che potrebbe andare storto).
Se quindi ci rendiamo conto che finiamo troppo spesso in farmacia a chiedere la pillola del giorno dopo forse è il momento giusto per confrontarci con un professionista sanitario e valutare una strategia contraccettiva più stabile, che si adatti meglio alle nostre esigenze.
E i dubbi? Avere dubbi è normale. Ma informarsi e prendere le giuste precauzioni è l’unica vera terapia per gestire la vita sessuale con serenità e consapevolezza.
Dobbiamo sempre tenere a mente che il nostro benessere e la nostra salute meritano attenzione e rispetto.
Riccardo Federle
Ostetrico
Ostetrico e referente per il rischio clinico presso l’Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda, è presidente dell’associazione “La Lampada delle Scienze” e collabora con Ciaopeople per la divulgazione scientifica in ambito gravidanza.