- Introduzione Introduzione
- Perché il pH vaginale si altera Perché il pH vaginale si altera
- Quando il pH si altera: cosa succede davvero Quando il pH si altera: cosa succede davvero
- Come prevenire l’alterazione del pH vaginale Come prevenire l’alterazione del pH vaginale
- Quando fare un controllo ginecologico Quando fare un controllo ginecologico
Hai mai sentito parlare di pH vaginale? Se sì, potresti aver pensato a un termine troppo tecnico o a un concetto da manuale di biologia, lontano dalla vita di tutti i giorni.
In realtà, riguarda proprio te, il tuo benessere e il modo in cui ti prendi cura della tua salute intima.
Bastano poche informazioni chiare per non farti cogliere impreparata in caso di un’alterazione di questo pH!
In generale, il pH può essere visto come un termometro dell’equilibrio interno: quando è stabile, la tua flora vaginale lavora in armonia, proteggendoti da batteri, cattivi odori e infezioni.
Quando invece si modifica anche temporaneamente, compaiono fastidi come prurito, irritazioni o cambiamenti nelle secrezioni.
Capire come funziona il meccanismo che c’è dietro non serve a diventare esperte di chimica o dottoresse, ma a imparare ad ascoltare il tuo corpo.
Sapere cosa può modificare il pH, come mantenerlo stabile e quando è il momento di chiedere un parere medico, ti aiuta a prevenire disagi e a vivere la tua intimità con maggiore serenità e consapevolezza.
Perché il pH vaginale si altera
Il corpo umano è molto sensibile agli stimoli esterni che riceve e non sempre risponde bene, soprattutto quando modifichiamo alcune abitudini o introduciamo nuove routine.
Ad esempio, l’uso di detergenti aggressivi o non specifici per la salute intima, rischia di rovinare l’equilibrio naturale della vagina, alterando il pH fisiologico.
Prodotti eccessivamente schiumogeni, profumati o con pH inadatto non tengono conto della sensibilità della mucosa in tale area, eliminando anche i batteri buoni che la proteggono.
I rapporti sessuali non protetti rientrano tra le cause di un pH alterato, se avvengono frequentemente: lo sperma, infatti, ha un pH più alcalino e, a contatto con la vagina, può modificare momentaneamente l’ambiente interno.
Altre possibili motivazioni sono lo stress e i farmaci: nel primo caso, lo stress cronico influenza negativamente gli equilibri ormonali, indebolendo le difese immunitarie, nel secondo caso gli antibiotici sono tra i farmaci con un impatto diretto sui lattobacilli che costituiscono il microbioma vaginale.
Infine, anche fattori come l’igiene eccessiva, la biancheria sintetica, i cambi ormonali (spesso legati al ciclo, alla gravidanza o alla menopausa) e un’alimentazione povera di nutrienti possono avere un ruolo chiave nel modificare il pH vaginale.
Quando il pH si altera: cosa succede davvero
Un pH vaginale alterato è accompagnato da sintomi quali prurito, bruciore, secrezioni anomale (più abbondanti, dense o dal colore e odore insoliti) e sensazione di secchezza.
Qualcuno in famiglia o tra le tue amiche ha mai sofferto di candidosi o di vaginosi batterica?
La candidosi è un’infezione associata a prurito intenso, perdite bianche e dolore nei rapporti, mentre la vaginosi batterica si riconosce da un odore sgradevole e da perdite grigiastre.
Nessuna delle due rientra tra le condizioni gravi ma non ignorarle per superficialità: oltre al disagio, possono creare un terreno fertile per infezioni più serie o influire sulla serenità sessuale.
Mantenere il pH in equilibrio, quindi, è sia una tua responsabilità sia un investimento per nutrire l’autostima e preservare la tua salute intima.
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Come prevenire l’alterazione del pH vaginale
La prevenzione dell’alterazione del pH vaginale parte da piccoli gesti quotidiani, che non devono essere modificati drasticamente o di frequente.
Inizia acquistando un detergente intimo con pH fisiologico, specifico per la tua età e la fase ormonale che stai vivendo.
Evita di lavarti spesso (due volte al giorno è più che sufficiente) e di ricorrere ad acqua bollente o spugne abrasive: la mucosa vaginale richiede delicatezza e sensibilità, gli eccessi, in un senso o nell’altro, non portano mai al risultato desiderato.
Dopo il lavaggio, asciugati tamponando con un asciugamano morbido e pulito, e indossa biancheria di cotone traspirante, non capi sintetici o strettissimi.
Se in passato hai utilizzato prodotti profumati, saponi antibatterici o lavande vaginali interne, è ora dire loro addio: essi possono sembrare alleati dell’igiene, ma in realtà distruggono la flora protettiva della vagina.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante: porta in tavola yogurt, kefir e alimenti ricchi di probiotici, per mantenere in salute i lattobacilli del tuo organismo.
Frutta, verdura, cereali integrali, legumi e olio extravergine d’oliva devono essere ben presenti nella lista della spesa, al contrario di prodotti confezionati o junk food.
Oltre a limitare fortemente alcol e fumo, durante o dopo un ciclo di antibiotici, può essere utile assumere integratori probiotici specifici per la flora vaginale, da valutare con il/la tu* ginecolog*.
Quando fare un controllo ginecologico
Alcuni disturbi lievi, come un leggero bruciore o un temporaneo cambiamento delle secrezioni vaginali, possono risolversi spontaneamente, ma se i sintomi persistono per più di qualche giorno o si ripresentano, consulta un/una ginecolog* o un professionista sanitario.
Sono figure formate proprio per supportare e migliorare la qualità della tua vita, perciò non aspettare di essere sufficientemente “grave” per prenotare una visita.
Un semplice tampone vaginale o un test del pH permettono di chiarire la causa e, insieme, optare per la soluzione più adatta al tuo caso.
Purtroppo, i rimedi fai-da-te o i prodotti pubblicizzati online si rivelano il più delle volte inefficaci o potenzialmente pericolosi, perché non tengono conto della variabilità individuale.
Ogni vagina ha un suo equilibrio, così come ogni donna possiede una sua storia clinica, perciò per ripristinare un pH vaginale in modo sicuro occorre una valutazione medica specialistica.
Essere informata non significa allarmarsi per ogni minimo sintomo, ma riconoscere che la conoscenza è la prima forma di prevenzione.
Più conosci il tuo corpo, più sai come proteggerlo, superando la vergogna iniziale e le false informazioni che ancora circolano su questi argomenti.
Nel caso del pH vaginale, mantenerlo stabile si traduce nel benessere del microbioma vaginale e nella tutela da infezioni e fastidi.
Non puoi vivere una vita sessuale soddisfacente senza scegliere i prodotti appropriati e le abitudini corrette per la tua salute intima.
Giulia Biamino
Scientific Copywriter
Creativa con una laurea in CTF, ha lasciato il percorso scientifico per dedicarsi alla scrittura. Oggi è content creator freelance e racconta temi di salute, benessere e crescita personale, sempre con un tocco di empatica.