- Introduzione Introduzione
- In quali regioni italiane è gratuita la contraccezione In quali regioni italiane è gratuita la contraccezione
- Perché l’educazione sessuale è importante Perché l’educazione sessuale è importante
- Quale metodo contraccettivo è giusto per me? Quale metodo contraccettivo è giusto per me?
Sai che avere accesso a un metodo di contraccezione sicuro e in grado di rispettare i bisogni del corpo è un tuo diritto?
Sì, proprio così: la contraccezione è un diritto.
Un esempio fra tutti è legato alla pillola anticoncezionale: potremmo averla gratuitamente. Anzi, dovremmo.
Era già previsto dalla normativa sui consultori familiari del 1975 e nella legge del 1978 sull'interruzione volontaria della gravidanza. Tuttavia, questi provvedimenti rimangono ancora a discrezione delle diverse regioni.
Ma cerchiamo di fare il punto sulla situazione del diritto alla concentrazione in Italia, per aiutarti a fare una scelta consapevole e informata.
In quali regioni italiane è gratuita la contraccezione
Sapevi che in alcune parti d’Italia la contraccezione è gratis?
Una proposta del 2023 ha approvato l'accesso alla contraccezione ormonale gratuita per le adolescenti e le giovani donne tra i 14 e i 21 anni di età.
Tuttavia, c’è ancora molto da fare, perché si tratta di provvedimenti a discrezione delle diverse Regioni.
Purtroppo, sono solo 5 le regioni dell’Italia (oltre alla provincia autonoma di Trento) in cui è prevista una contraccezione accessibile e gratuita per alcune categorie:
- Piemonte
- Lombardia
- Emilia Romagna
- Toscana
- Lazio.
Per esempio, nella regione Emilia Romagna, dal 1 gennaio 2018, il servizio offerto dai consultori prevede la consulenza e la possibilità di ricevere gratuitamente contraccezione per uomini e donne con età inferiore a 26 anni, donne fra i 26 e i 45 anni con esenzione di disoccupazione, nei 12 mesi dopo il parto o nei 24 mesi successivi all'interruzione di gravidanza.
Lo stesso vale per la Toscana, che estende questo diritto a donne con redditi bassi, cittadini stranieri e studentesse delle università toscane fino a 25 anni d’età, anche non residenti.
Perché l’educazione sessuale è importante
Che la contraccezione sia fondamentale ormai è un dato di fatto di cui siamo tutti, chi più e chi meno, pienamente consapevoli.
Eppure, la realtà dei fatti non è così ovvia. I tabù culturali sono ancora moltissimi e partono da molto lontano, in primo luogo dalla famiglia e dalla scuola.
Un esempio pratico?
Non abbiamo il coraggio di fare le domande per sciogliere dubbi su argomenti che abbiamo davvero a cuore.
Spesso, a dire il vero, non abbiamo nemmeno il coraggio di nominare ad alta voce parti del nostro corpo come “pene” o “vagina”. Per non parlare dei nomignoli che spesso utilizzano gli adulti per rispondere a domande imbarazzanti, ma assolutamente lecite, dei bambini piccioli.
L’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere (Onda) ha rilevato, tra le donne, che il profilattico rappresenta il metodo più utilizzato (46% dei casi) e il più conosciuto (92,8% dei casi).
Eppure, solo il 21,6% delle persone dichiarano di aver sempre scelto di avere rapporti protetti.
Il profilattico dovrebbe essere utilizzato ogni volta che abbiamo un rapporto con nuovi partner perché in gioco non c’è solo il rischio di una gravidanza indesiderata, ma anche la possibilità di trasmissione di malattie e infezioni sessuali.
Secondo i risultati del Progetto “Studio Nazionale Fertilità” voluto dal Ministero della Salute gli adolescenti di età media fra 16 e 17 anni acquisiscono le informazioni su sessualità e riproduzione attraverso il web, ma il 76% delle ragazze non ha mai effettuato la prima visita ginecologica, che invece sarebbe importante proprio a questa età, e non si è mai rivolta a un consultorio nonostante il 28% abbia già avuto rapporti.
Se in famiglia non si parla di sesso, è giusto sapere che, invece, ci sono strutture dove puoi farlo nella massima libertà: in ogni consultorio di zona sono presenti molti professionisti tra cui dottori, ostetriche e personale specializzato che può aiutarti a scegliere al meglio e darti tutte le informazioni che desideri.
Quale metodo contraccettivo è giusto per me?
Conoscere e tutelare il proprio corpo è un diritto fondamentale, e lo stesso vale per la possibilità di scegliere il metodo contraccettivo che ci permetta di vivere il sesso nella massima sicurezza.
Nella storia tabù culturali, proibizioni, condizioni economiche difficili, senso di colpa e vergogna hanno allontanato i giovani uomini e le giovani donne dalla possibilità di vivere l’amore in modo libero, consapevole e alla luce del sole.
Ma oggi, fortunatamente, i tempi sono cambiati e, anche grazie alle nuove possibilità che abbiamo, possiamo scegliere di affrontare le nostre relazioni in modo diverso.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il preservativo resta lo strumento fondamentale per proteggersi contro malattie a trasmissione sessuale ed evitare gravidanze indesiderate, tuttavia ha una bassa efficacia: il tasso medio di fallimento è del 12-25% perché spesso non viene indossato correttamente o viene utilizzato in modo improprio.
Fra i metodi contraccettivi che oggi vengono valutati come particolarmente efficaci durante l’adolescenza troviamo gli impianti LARC sottocutanei, che hanno un tasso di efficacia del 99% nella prevenzione di gravidanze e possono essere gestiti in modo facile.
Oltre a questa tipologia si rivelano efficaci e adatti alle esigenze delle donne giovani i contraccettivi ormonali a breve durata d’azione, ovvero:
Consultarsi con un professionista in grado di capire le nostre esigenze è fondamentale: potresti aver bisogno di tempo per comprendere qual è il metodo di contraccezione più adatto ai tuoi bisogni.
Soprattutto, ascolta il tuo corpo e monitora sensazioni, cambiamenti di umore, sintomi a livello fisico.
Un contraccettivo come la pillola può essere prescritto dal medico a partire dai 14 anni anche senza il consenso dei genitori: per ogni dubbio ricorda di rivolgerti a professionisti di fiducia con cui poter parlare apertamente delle tue esigenze.
Ricorda poi che, in caso di inattesi incidenti di percorso, esiste la contraccezione d’emergenza, che ti permette di prevenire una gravidanza non pianificata dopo un rapporto sessuale non protetto o in seguito al fallimento del metodo contraccettivo utilizzato.
La nuova “pillola dei 5 giorni dopo”, addirittura, può essere acquistata in farmacia e parafarmacia senza obbligo di ricetta medica, anche dalle ragazze minorenni!
Un piano B di salvezza, che come dice il nome, deve essere utilizzato solo in casi eccezionali: per le prossime volte, quindi, impara ad affidarti a metodi contraccettivi abituali sicuri per una vita sessuale più libera, ma pur sempre responsabile.
Giulia Rossi
Ginecologa
La Dott.ssa Giulia Rossi, ginecologa, è specializzata nella diagnosi e nel trattamento delle infezioni sessualmente trasmissibili, dedicandosi con passione alla salute femminile.