Uno degli aspetti più naturali e importanti della vita è senza dubbio la sessualità.

Niente di più semplice e di più complesso per la nostra società che, purtroppo, lo considera un vero e proprio argomento tabù.

La conseguenza?

Un misto di incertezza, paure e disinformazione.

È normale, quindi, che vengano in mente moltissime domande, soprattutto alle nuove generazioni.

La più comune?

Forse questa: “Posso restare incinta se…”, seguita da scenari che cambiano ogni volta.

Questo spazio nasce proprio per affrontare dubbi del genere: vediamo tutte le domande più comuni riguardo al rischio di gravidanza non desiderata, le situazioni particolari, districandoci tra falsi miti e rischi reali.

Il tutto con un unico grande obiettivo: aiutare e aiutarci a vivere la sessualità nel modo più consapevole, sereno e sicuro.

Falsi miti da sfatare: tra credenze popolari e altri racconti

Di leggende è pieno il mondo: figuriamoci poi in quest’ambito.

Forse perché attorno alla nascita c’è sempre un po’ di mistero, e dove manca l’informazione, spesso arrivano le storie, quelle tramandate, ascoltate, magari anche inventate.

Non tutte sono vere. E alcune possono creare confusione, o peggio, paura.

Cerchiamo di vedere assieme le credenze più diffuse all’interno di questo panorama che rischia di creare un po’ di confusione. Perché capire davvero come stanno le cose è il primo passo per vivere tutto con più serenità.

“Se lui non è venuto, non posso restare incinta”

Falso.

Anche senza eiaculazione completa all’interno della vagina rimane il rischio di gravidanza.

E questo per un motivo molto semplice: perché il liquido pre-eiaculatorio può contenere spermatozoi vivi, anche se in quantità minore.

“Era solo petting, non c’è stato rapporto completo”

Falso… o almeno parzialmente.

Il petting, ossia l’insieme di pratiche erotiche (carezze, baci, stimolazioni) che non includono la penetrazione, è un approccio che potremmo anche considerare sicuro, ma solo se avviene senza scambio diretto di fluidi.

Se però c’è un contatto diretto tra i genitali o se lo sperma entra accidentalmente in vagina (ad esempio anche tramite le dita), un rischio di gravidanza, seppur basso, esiste.

“Se lo facciamo durante il ciclo mestruale, non posso rimanere incinta”

Falso: altro mito da sfatare.

Avere un rapporto durante il ciclo mestruale non esclude, effettivamente, la probabilità di rimanere incinta: è un evento meno frequente, ma comunque possibile.

Tuttavia, bisogna tenere conto anche di altri parametri: ci sono alcune donne, ad esempio, che hanno cicli irregolari oppure ovulazioni anticipate.

Bisogna ricordare che l’ovulazione è un evento abbastanza imprevedibile e solo nel 12% dei casi avviene in modo esatto (al quattordicesimo giorno del ciclo mestruale).

Ciò rende molto più probabile la fecondazione dell’ovulo anche durante le mestruazioni, soprattutto nei giorni finali del flusso.

“Se mi lavo subito dopo, non succede nulla”

Falso.

Lavarsi le parti intime dopo un rapporto fa sicuramente bene, in particolare per prevenire infezioni alle vie urinarie.

Ma fare una doccia o, addirittura, lavaggi vaginali non impedisce in alcun modo la fecondazione.

Gli spermatozoi possono infatti raggiungere l’utero in pochi minuti dopo l’eiaculazione. Impossibile quindi batterli sul tempo!

“Se lo facciamo in piedi o se urino subito dopo, lo sperma esce”

Sbagliato.

La posizione che si mantiene durante o dopo il rapporto sessuale non ha effetto sul percorso degli spermatozoi e non impedisce loro di arrivare a destinazione.

Anche urinare non pulisce” assolutamente la vagina: l’uretra, il canale da cui esce la pipì e la vagina, sono infatti due percorsi ben separati.

Rischi reali: quando la gravidanza è possibile

La gravidanza è un evento naturale. Per capire se e come può verificarsi è quindi opportuno conoscere bene le basi “fisiologiche” del processo che la rende possibile.

Di cosa stiamo parlando?

Parliamo di fecondazione: quel momento in cui uno spermatozoo riesce a penetrare un ovulo maturo, unendo il proprio DNA a quello dell’ovulo.

Da questo incontro nasce una nuova cellula, chiamata zigote: è il primo passo verso una nuova vita.

Il momento ideale perché ciò avvenga è l’ovulazione, cioè quando l’ovulo viene rilasciato dall’ovaio. Questo accade, di solito, circa a metà del ciclo mestruale.

Ma c’è un altro concetto importante da conoscere: la finestra fertile.

Gli spermatozoi, infatti, possono sopravvivere nel corpo femminile fino a 5 giorni.

E questo aumenta la loro possibilità di procreare anche a distanza rispetto al momento dell’eiaculazione.

Questo significa che il rischio di gravidanza non riguarda solo il giorno dell’ovulazione, ma anche i cinque giorni precedenti.

La penetrazione completa in cui avviene anche l’eiaculazione è la situazione di massimo rischio per una gravidanza.

Dott. Riccardo Federle

Come avevamo anticipato, esistono però altre condizioni, meno comuni ma comunque possibili, in cui un rischio si può presentare lo stesso.

Contatto dei genitali con il liquido preseminale ed eiaculazione esterna

Anche senza una penetrazione completa, può esistere un piccolo rischio di gravidanza.

Succede, ad esempio, quando il pene entra in contatto con la vulva o con l’ingresso della vagina e sta già producendo liquido pre-eiaculatorio.

Questo liquido, in alcuni casi, può contenere spermatozoi vivi, anche se in quantità ridotta.

E se l’eiaculazione avviene all’esterno ma molto vicino alla vagina?

Anche in quel caso, è possibile che gli spermatozoi riescano a risalire e raggiungere l’ovulo.

Si tratta di un rischio non elevatissimo, ma comunque presente.

Oggetti e dita durante il rapporto

Il piacere può nascere anche attraverso la stimolazione, usando le dita o altri oggetti.

Ma attenzione: se durante questi momenti si usano dita o oggetti che sono entrati in contatto con sperma, e poi vengono inseriti in vagina, un piccolo rischio di gravidanza può comunque esserci.

Il coito interrotto non è un anticoncezionale

Coito interrotto rischi

Cosa fare in caso di dubbio e quando usare la contraccezione d’emergenza

Se hai il dubbio, anche minimo, che possa verificarsi una gravidanza non desiderata non devi aspettare.

La contraccezione d’emergenza può, infatti, aiutare a prevenire una gravidanza indesiderata, ma prima viene assunta e maggiore è la sua efficacia.

Le opzioni principali attualmente a disposizione sono la “pillola del giorno dopo” e la “spirale al rame”, anche se quest’ultima risulta un metodo meno utilizzato.

Se vuoi conoscere la differenza tra la pillola del giorno dopo e quella dei 5 giorni dopo o semplicemente sapere tutto sulla contraccezione di emergenza, abbiamo un’intera categoria dedicata, qui→ Contraccezione di emergenza.

Educazione e consapevolezza

Il funzionamento del proprio ciclo mestruale è una cosa che si dà molto per scontata.

In realtà, essere consapevoli del suo andamento è un aspetto cruciale per capire i periodi di maggior fertilità e riconoscere i segnali precoci di ovulazione (muco cervicale più abbondante e trasparente, aumento del desiderio sessuale, leggeri dolori pelvici).

In generale, è molto importante cercare di prendere il controllo del proprio benessere riproduttivo.

Ma bisogna cercare, in una visione più ampia, anche di prendere il controllo del proprio benessere riproduttivo.

Informarsi sui metodi contraccettivi e consultare personale qualificato (ginecolog* e ostetric*) sono passi fondamentali verso una sessualità consapevole e responsabile.

Tra l’altro nel valutare come evitare le gravidanze indesiderate, non bisogna dimenticare che il preservativo è l’unico anticoncezionale che protegge anche dalle malattie sessualmente trasmissibili, troppo spesso sottovalutate e molte volte pericolose per la salute personale.

Agire con prontezza, senza paura o vergogna

Il dubbio “posso restare incinta se…” è dunque più comune di quanto si pensi. Ma non bisogna lasciare spazio alla vergogna.

La salute sessuale è un diritto, e informarsi è il primo passo per proteggersi.

In caso di situazioni a rischio è quindi opportuno sapere cosa fare il prima possibile: meglio un controllo in più che un rimorso dopo. Nessun* dovrebbe sentirsi giudicat* nel cercare informazioni o assistenza.

Il consultorio familiare, tra tutti, è il luogo più adatto per ricevere informazioni e per poter parlare con personale qualificato.

Non dimentichiamoci che la conoscenza è potere e, nel caso della sessualità, anche protezione.

Articolo scritto dal Dott. Riccardo Federle

articolo a cura di

Riccardo Federle

Ostetrico

Dott riccardo federle

Ostetrico e referente per il rischio clinico presso l’Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda, è presidente dell’associazione “La Lampada delle Scienze” e collabora con Ciaopeople per la divulgazione scientifica in ambito gravidanza.