Sta facendo discutere tutte e tutti. Qualcuno la adora, altri non ne vogliono nemmeno sentir parlare. Ma una cosa è certa: il rimming (o anilingus) è un argomento che non passa inosservato.

Scopriamo insieme cos’è, quali sono i rischi, come si fa e, soprattutto, perché in molti non riescono a smettere di parlarne.

Cos’è il rimming e da dove arriva?

Prima di tutto, facciamo chiarezza. La spiegazione tecnica richiede poche parole: il rimming indica il contatto orale con l’area anale.

Ma da dove arriva questa pratica sessuale?

Non è una moda attuale, e nemmeno un’invenzione bizzarra.

Le sue radici affondano nell’antichità: antiche civiltà orientali e testi greco-romani già ne parlavano.

Certo, ai tempi non c’erano meme o serie TV a farlo diventare virale.

Oggi, il rimming ha trovato una nuova popolarità, soprattutto grazie a una maggiore apertura verso tutte le sfumature della sessualità.

Un passo avanti nella normalizzazione del piacere… O un argomento che fa ancora troppo scalpore?

I rischi (e come evitarli)

Parliamo chiaro: il rimming (o anilingus) non è una pratica priva di rischi. Il contatto con l’area anale può comportare la trasmissione di infezioni, come epatite A, parassiti o altre malattie sessualmente trasmissibili.

Ma non spaventarti. Con qualche accorgimento, puoi vivere l’anilingus in modo sicuro:

  • Igiene impeccabile → La doccia diventa la tua migliore amica. Puoi usare anche salviette antibatteriche.
  • Barriere protettive → Mai sentito parlare di dental dam? Sono sottili foglietti in lattice che proteggono te e il partner. Trovarli online è facile, usarli ancora di più.
  • Check-up regolari → Esami periodici per MST sono sempre una buona idea.
  • Occhio a irritazioni e lesioni → Se c’è anche solo un piccolo taglio, meglio rimandare.

Se segui queste regole, puoi rilassarti e goderti il momento senza pensieri.

Come si fa? Ecco qualche consiglio pratico

Come praticare il rimming

Ok, ma come si fa? Il rimming non è una scienza, ma ci sono piccoli trucchi per renderlo un’esperienza positiva per entrambi.

4 passi fondamentali
1

Meglio iniziare con tocchi leggeri e graduali, si tratta di una zona delicata da approcciare con cautela.

2

Non sottovalutare mai il potere di un buon lubrificante, che può aiutare a rendere la pratica ancora più piacevole.

3

Ascolta sempre il/la partner, i feedback sono fondamentali per creare un’atmosfera di fiducia e piacere.

4

Aggiungi un po’ di creatività, il rimming non esclude altre forme di stimolazione. Combina diverse tecniche per un’esperienza più completa.

Ricorda, il segreto è sentirsi a proprio agio. La comunicazione è tutto.

I tabù e i falsi miti

“È sporco.”

“È strano.”

“È una roba per pochi.”

Fermiamoci un attimo. Il rimming è una pratica sessuale come tante altre e, in quanto tale, merita rispetto e consapevolezza.

Con una buona igiene, non c’è niente di sporco.

È inclusivo, non legato a generi o orientamenti. E, soprattutto, non è una moda passeggera.

Spesso, i tabù nascono da disinformazione e paura del giudizio.

Ma la verità è semplice: la sessualità è un campo vasto e personale, dove ognuno è libero di esplorare ciò che lo fa stare bene.

Perché se ne parla così tanto?

La risposta è semplice: il rimming rompe gli schemi. Fa discutere, incuriosisce e, soprattutto, spinge tutte e tutti a mettere in discussione vecchi pregiudizi.

E non si tratta solo di parlare di sesso, ma di farlo in modo consapevole.

La consapevolezza non è mai troppa, soprattutto quando si esplora l’intimità. E qui vale la pena sottolineare una cosa importante: se la tua intimità si allarga ad altre pratiche, non trascurare mai la sicurezza.

Usa sempre le giuste precauzioni e se qualcosa va storto, o in caso di rapporti non protetti, ricordati che esistono opzioni come la contraccezione d’emergenza per mantenere il controllo delle tue scelte.

Esplorare, sperimentare e proteggersi. Tre regole d’oro per vivere la sessualità al massimo, senza paura e senza rimpianti.

articolo a cura di

Redazione

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