Hai mai pensato che anche le parole possano fare parte del piacere?

Non solo il corpo, non solo il tatto: anche il modo in cui parliamo e ascoltiamo può accendere il desiderio, creare connessione e farci sentire più vicin* all’altra persona.

Praticare il dirty talk vuol dire parlare in modo esplicito o provocante durante il sesso o i preliminari: non è solo roba da film o da adulti navigat*.

È un modo per esprimere le nostre emozioni e comunicare ciò che ci piace, per creare complicità. E anche per imparare a dire, e sentire, quello che ci fa stare bene.

Cos’è il dirty talk, detto facile

Il dirty talk è parlare di sessomentre lo stai facendo (o lo stai immaginando). Non per forza in modo volgare o super esplicito, ma comunque usando parole che fanno capire cosa vuoi, cosa ti piace, o cosa vorresti succedesse.

Può essere una frase sussurrata, un commento sul momento, una fantasia, o anche solo un “mi piace tantissimo così”.

Non esiste unmodo giustodi farlo, ma esiste una cosa importante: deve essere qualcosa che ti fa sentire a tuo agio, non qualcosa che fai solo “perché si fa”.

Ma perché ci eccita?

Parlare durante il sesso accende la fantasia e crea connessione con le tue emozioni profonde: ti fa entrare nel momento, ti aiuta a sentire di più, anche con la testa, e ti permette di capire (e far capire) cosa stai provando.

In più:

  • Conferma il consenso: dire "", "mi piace", "continua", è già una forma di comunicazione chiara.
  • Ti fa sentire desiderat*, ascoltat*, conness*.
  • Può sciogliere l’imbarazzo: ridere, scherzare, giocare con le parole può togliere la pressione e aumentare la confidenza.

Il piacere non è solo silenzio o gesti. Anche le parole hanno un ruolo importante, se le usiamo con rispetto.

E se mi vergogno o non so cosa dire?

Normale! Non si nasce maestr* del dirty talk. Si impara provando, e anche sbagliando.

Ma, soprattutto, si impara ascoltandosi, capendo cosa ti fa sentire bene e cosa no.

Puoi iniziare così:

  • Sussurra qualcosa di semplice: “ti voglio”, “sei bellissim*”, “continua così”.
  • Parla di ciò che stai provando: “mi fa impazzire quando fai così”, “mi piace guardarti”.
  • Se ti piace immaginare, prova a raccontare una piccola fantasia (ma solo se ti va!).

Fanno parte del dirty talk le descrizioni sussurrate in tempo reale, le frasi che creano attesa, i riferimenti a ruoli e fantasie e persino parole tabù o ciò che di solito si considera un po’ “osceno”.

Ecco qualche esempio:

  • "Ti sto baciando il collo… e sento che ti piace."
  • "Appena saremo da sol*, voglio…"
  • "Sei tu al comando, dimmi cosa vuoi che faccia…"
  • "Sei così sexy quando hai quello sguardo."
  • "Voglio sentirti qui…"

L’importante è che sia tutto vero e tuo. Non serve imitare frasi da film, né sentirsi obbligat* a parlare se non ti va.

Il consenso vale anche per le parole

Dirty talk e consenso

Qui, viene la parte fondamentale. Il dirty talk non è un gioco se manca il rispetto. Ci sono parole che possono eccitare, ma anche parole che possono ferire, disturbare o far sentire fuori posto.

Quindi:

  • Parla solo se ti senti a tuo agio.
  • Ascolta la reazione dell’altra persona: guarda, chiedi, capisci se è d’accordo.
  • Puoi sempre dire no. Anche nel mezzo. Anche se avevi detto sì prima.
  • Puoi anche cambiare idea su ciò che ti piace, e comunicarlo.

E non vale solo con l’altr*: vale anche con te stess*. A volte, imparare a dire a noi stess* cosa ci eccita e cosa no è il primo passo per stare davvero bene.

Le parole non sono un tabù: sono libertà

Ogni corpo è diverso, ogni persona è diversa. Anche nel modo di vivere la sessualità, l’intimità, il desiderio.

Il dirty talk può essere uno strumento bellissimo, se nasce dal rispetto, dalla libertà e dalla voglia di ascoltare. Non si tratta solo di “parlare sporco”, ma di parlare chiaro, con il corpo e con la mente.

Se ti va, esplora. Se non ti va, va bene lo stesso. L’importante è sapere che anche le parole fanno parte del piacere – ma solo se le scegli tu.

articolo a cura di

Paola Toia

Lifestyle & Wellness Editor

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Content Editor e Digital Specialist laureata in Lingue e Comunicazione. Scrive e si occupa di social strategy e coaching in ambito content marketing. Online racconta la sua vita tra viaggi, famiglia e lavoro.