Se pensi che affidarti al coito interrotto sia un metodo sicuro ed efficace, ti stoppiamo subito.
Il coito interrotto (coitus interruptus), detto anche “salto della quaglia”, emerge come una pratica ancora molto diffusa, ma non è assolutamente una soluzione sicura!
Contrariamente alla percezione comune, questa pseudo pratica contraccettiva non è efficace nella prevenzione delle gravidanze e presenta una percentuale elevatissima di fallimento, oltre ad esporti al rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.
Leggi il nostro articolo e scopri perché non dovresti assolutamente praticare questa “tecnica” e optare per alternative realmente valide, evitando di incappare in spiacevoli sorprese.
Cos’è il coito interrotto?
Il coito interrotto consiste nell’interruzione del rapporto sessuale prima che avvenga l’eiaculazione, cioè prima che lo sperma fuoriesca dal pene.
Ma dove sta il problema? Te lo diciamo subito: a differenza di quello che pensano gli uomini, non è possibile controllare perfettamente il momento dell’eiaculazione.
Prima che questa avvenga, infatti, possono fuoriuscire dal pene delle gocce di liquido seminale che potrebbero contenere spermatozoi in quantità sufficiente per fecondare l’ovulo.
Quanto è probabile rimanere incinta con il coito interrotto?
Partiamo da un assunto: l'efficacia dei metodi contraccettivi non è una costante.
Difatti, esistono numerosi strumenti per misurare questa efficacia. Uno dei più comuni è l'indice di Pearl. E quando si parla di coito interrotto, questo indice mostra una percentuale di fallimento altissimo. Il che si traduce in gravidanze indesiderate.
Per "l'esattezza", dal 18 al 22%. Questo significa che su 100 donne che usano il coitus interruptus (no, non è un'incantesimo che insegnano ad Hogwarts), circa 20 rimangono incinte ogni anno.
E il rischio di una gravidanza indesiderata aumenta se si utilizza il coito interrotto durante i giorni fertili, che coincidono con l'ovulazione.
Durante questi giorni, l'ovulo maturo attraversa le tube di Falloppio verso l'utero, dove può essere fecondato nelle 12-24 ore successive.
Questo processo avviene, solitamente, 12-14 giorni prima della prossima mestruazione, in un ciclo regolare di 28 giorni.
Tuttavia, individuare i giorni fertili può essere difficile, soprattutto se il ciclo non è regolare, poiché non tutti i cicli seguono lo stesso schema.
Scegli un contraccettivo affidabile
Se con il tuo partner avete usato il coito interrotto e pensi di essere a rischio di gravidanza indesiderata, puoi ricorrere alle pillole del giorno dopo.
Le pillole del giorno dopo sono un contraccettivo d’emergenza, che va assunto il prima possibile dopo il rapporto a rischio. Preferibilmente entro 12/24 ore.
Per approfondire, leggi la nostra guida sulle pillole del giorno dopo e fuga ogni tuo dubbio a riguardo!
Coito interrotto: scegli una via più sicura
Ribadiamo il concetto: il coito interrotto non costituisce un metodo contraccettivo sicuro ed efficace, nonostante la sua ampia diffusione.
Questo metodo presenta un alto rischio di fallimento nella prevenzione delle gravidanze indesiderate, poiché anche prima dell'eiaculazione possono verificarsi fuoriuscite di liquido seminale contenente spermatozoi.
Inoltre, ricordiamo che il coito interrotto è una tecnica che non impedisce in nessun modo il contagio da malattie sessualmente trasmissibili, da cui si è protetti solo con il corretto utilizzo del preservativo.
È pertanto fondamentale optare per metodi contraccettivi più affidabili e consapevoli, come la pillola, l’anello o la spirale contraccettiva.
Ad oggi, esistono innumerevoli metodi contraccettivi per poter vivere una vita sessuale sicura e appagante, senza correre il rischio costante di gravidanze indesiderate.
Rivolgiti al tuo Medico o Ginecologo per valutare insieme l’opzione migliore per te e ricorda che vivere il sesso con consapevolezza può proteggere la tua salute e quella del partner, oltre ad evitare spiacevoli imprevisti.
Giulia Rossi
Ginecologa
La Dott.ssa Giulia Rossi, ginecologa, è specializzata nella diagnosi e nel trattamento delle infezioni sessualmente trasmissibili, dedicandosi con passione alla salute femminile.
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