- Introduzione Introduzione
- Vaginite e vulvovaginite, le cause Vaginite e vulvovaginite, le cause
- I sintomi di vaginite e vulvovaginite I sintomi di vaginite e vulvovaginite
- Vaginite e vulvovaginite, trasmissione Vaginite e vulvovaginite, trasmissione
- Vaginite e vulvovaginite, diagnosi e cure Vaginite e vulvovaginite, diagnosi e cure
- Come si può fare prevenzione? Come si può fare prevenzione?
La vaginite e la vulvovaginite rappresentano condizioni infiammatorie che colpiscono la vagina e la vulva, spesso causate da traumi o infezioni da una vasta gamma di agenti patogeni, tra cui funghi, batteri, virus e parassiti.
Queste infezioni possono essere il risultato di squilibri microbiologici locali o di trasmissione sessuale.
Tipicamente, si manifestano con sintomi come bruciore interno ed esterno, prurito e, in alcuni casi, perdite vaginali anomale.
Queste condizioni possono causare un disagio significativo e, se non trattate correttamente, possono portare a complicazioni e recidive.
Pertanto, è fondamentale un'adeguata diagnosi e un’attenta gestione delle vaginiti e vulvovaginiti per preservare la propria salute e il proprio benessere.
Vaginite e vulvovaginite, le cause
Le vaginiti e le vulvovaginiti possono essere di natura infettiva o non infettiva.
Se non hanno natura infettiva, la vaginite e la vulvovaginite possono essere causate da piccole ferite procurate da un rapporto sessuale, magari a causa della secchezza vaginale.
Se la vaginite e la vulvovaginite hanno natura infettiva, possono essere causate da un fungo, un protozoo o un batterio.
Tra le più comuni vaginiti e vulvovaginiti di natura infettiva, ci sono quelle da Trichomonas Vaginalis, da Candida e da Clamidia.
Le vulvovaginiti possono essere causate anche da uno squilibrio tra batteri infettivi e batteri che compongono la flora batterica vaginale.
In condizioni di stress oppure se si usano saponi intimi troppo aggressivi, si crea uno squilibrio della flora batterica e si determina un’infezione.
I sintomi di vaginite e vulvovaginite
I sintomi possono variare a seconda della causa che ha provocato la vaginite o la vulvovaginite.
In generale, comunque, si manifestano:
- Irritazione cutanea;
- Prurito;
- Bruciore interno ed esterno;
- Dispareunia (dolore durante i rapporti);
- Gonfiore;
- Perdite vaginali.
Le perdite possono avere un aspetto e un colore diversi, a seconda del batterio e/o fungo che ha provocato l’infiammazione.
Solitamente:
- Se si hanno perdite biancastre e prurito, si tratta di un’infezione da Candida;
- Quando si hanno perdite bianco-grigiastre che fanno cattivo odore, frequentemente la causa è un’infezione batterica, spesso dovuta a uno squilibrio della flora batterica;
- Se le perdite, invece, sono giallo-verdastre e sono associate a prurito vulvo-vaginale, si tratta di vaginite o vulvovaginite da Thricomonas.
Vaginite e vulvovaginite, trasmissione
La modalità di trasmissione più comune della vaginite e la vulvovaginite è il rapporto sessuale non protetto, senza l’uso del preservativo.
Si possono contrarre anche utilizzando toilette contaminate o condividendo asciugamani.
Vaginite e vulvovaginite, diagnosi e cure
In caso di presenza dei sintomi tipici di vaginite e vulvovaginite, viene effettuato un tampone vaginale che poi viene analizzato in laboratorio.
Si risale così al fungo, al batterio o al virus che hanno provocato l’infiammazione e si stabilisce la cura.
Se la causa è un batterio, il medico prescrive un antibiotico. Se si tratta di funghi o parassiti le cure saranno antimicotici sotto forma di creme, pomate o ovuli, o da assumere per bocca.
Per non andare incontro a recidive, cioè che le malattie si ripresentino, si consiglia il trattamento anche per il partner, anche se non ha alcun sintomo.
Come si può fare prevenzione?
Ci sono alcuni comportamenti che possono aiutarti a tenere lontana la vulvovaginite:
- Usa sempre il preservativo, per evitare le malattie a trasmissione sessuale;
- Indossa biancheria intima di cotone;
- Evita gli indumenti troppo attillati;
- Segui un’alimentazione equilibrata, evitando zuccheri, fritti, grassi, alcool ecc.;
- Non eccedere con l’igiene intima e l’uso di detergenti aggressivi per non alterare la flora batterica locale;
- In bagno, usa la carta igienica dal davanti verso il dietro, per prevenire il trasporto dei batteri dal retto alla vagina;
- Non indossare troppo a lungo il costume da bagno umido;
- Evita le lavande vaginali se non prescritte dal medico.
Alcuni consigli finali
Quando si hanno vaginite o vulvovaginite, è bene evitare comportamenti che possono causare un’ulteriore irritazione di vulva e vagina.
Evita di avere rapporti sessuali e non usare salvaslip o assorbenti interni.
Scegli di indossare indumenti di cotone e non usare detergenti intimi aggressivi per non alterare la flora batterica locale.
E sempre per non alterare la flora batterica, segui un’alimentazione equilibrata, evitando alimenti fritti, zuccheri e grassi.
Giulia Rossi
Ginecologa
La Dott.ssa Giulia Rossi, ginecologa, è specializzata nella diagnosi e nel trattamento delle infezioni sessualmente trasmissibili, dedicandosi con passione alla salute femminile.