- Introduzione Introduzione
- Squirting: non chiamarla eiaculazione femminile! Squirting: non chiamarla eiaculazione femminile!
- La fisiologia dello squirting La fisiologia dello squirting
- Vivere lo squirting (senza disagio) Vivere lo squirting (senza disagio)
- Dibattito scientifico: tra scienza e culture Dibattito scientifico: tra scienza e culture
- Come sperimentare lo squirting Come sperimentare lo squirting
C’è qualcosa di affascinante e misterioso nella sessualità, un mondo di sensazioni che, in molti casi, viene esplorato solo in superficie.
Ma che succede quando si va più a fondo, oltre i miti e i preconcetti?
Lo squirting è uno di quei fenomeni che suscita più domande che risposte.
Alcuni lo considerano un segreto del corpo femminile, qualcosa di raro, quasi mistico. C’è chi lo sperimenta e lo trova appagante, chi lo vive con imbarazzo; e c’è chi lo vorrebbero sperimentarlo a tutti i costi, almeno una volta nella vita!
Parlare di squirting, e provare a cercarlo, significa affrontare una parte di noi stess* che, troppo spesso, è stata messa da parte: la capacità di sentire e di sperimentare liberamente senza vergogna.
Lo squirting è anche un invito a conoscere meglio il proprio corpo, ad abbattere i tabù e a lasciarsi andare come non abbiamo mai fatto prima!
Siamo in un’epoca in cui il dialogo sulla sessualità si fa sempre più aperto e sincero, ed è importante che tutt* possano sentirsi liberi di esplorare la propria intimità in modo consapevole, informato e senza (pre)giudizi.
Ma cos’è davvero lo squirting? E come si distingue dall’eiaculazione femminile,
Prima di tutto, dobbiamo mettere le cose in chiaro…
Squirting, non chiamarlo eiaculazione
Il tema dello squirting è uno dei più controversi sia in letteratura scientifica che nella mitologia popolare.
Se c’è una cosa che va subito chiarita è che lo squirting non è sinonimo di eiaculazione femminile e non coincide sempre con l’orgasmo!
L'eiaculazione femminile si verifica quando le prostata femminile, o ghiandola di Skene, rilascia una quantità di liquido, da poche gocce a diversi ml, che alla vista risulta biancastro, denso e ricco di PSA (antigene prostatico specifico), simile all’eiaculato maschile.
Lo squirting invece è diverso, perché si tratta di un'emissione abbondante di liquido trasparente e incolore, che fuoriesce dall'uretra durante la stimolazione sessuale, anch’esso presenta al suo interno tracce di PSA.
Se non abbiamo dubbi che l’eiaculazione sia prodotta dalla prostata femminile, rimane il mistero se sia la vescica, o la stessa prostata a produrre il liquido dello squirting.
La letteratura scientifica ha evidenziato che sia lo squirting, che l’eiaculato femminile comportano un rilascio di un fluido contenente PSA, il che suggerirebbe che la prostata femminile sia coinvolta anche nel fenomeno dello squirting.
Tuttavia, sorge una domanda affascinante: come può una ghiandola (prostata femminile) di dimensioni ridotte, molto più piccola di quella maschile, produrre una notevole quantità di liquido che si osserva durante lo squirting?
Il dibattito è ancora aperto e l’interesse scientifico in questo campo è vivace e alimenta discussioni su quanto ci sia ancora da scoprire sulla fisiologia del piacere femminile, sfidando preconcetti e spingendo a considerare nuove interpretazioni su un aspetto così enigmatico e poco compreso.
Lo squirting è la dimostrazione che ogni corpo racconta una storia unica, e la sessualità si esprime in modi diversi, con sfumature e intensità che rendono speciale ogni esperienza.
Giulia Grechi - Consulente SessualeIl meccanismo nascosto del piacere femminile: esploriamo la fisiologia dello squirting
La tesi attuale suggerisce che molte donne producono una notevole quantità di fluido durante la stimolazione sessuale, ma che questo, anziché fuoriuscire all’esterno, rimane dentro e finisce per lo più nella vescica.
Questo fenomeno è legato al fatto che nelle donne non c’è una contrazione automatica dello sfintere vescicale durante l’orgasmo, come invece avviene negli uomini, che di fatto gli permette di spingere fuori lo sperma durante l’orgasmo.
Questa tesi è la più plausibile per comprendere il fenomeno dello squirting, perché non essendoci la necessità di espellere il proprio DNA all’esterno, per ragioni riproduttive, il corpo femminile non ha sviluppato una funzione simile di espulsione.
Tuttavia, in alcune donne, le contrazioni pelviche durante il coito, o l’orgasmo, facilitano l’espulsione del liquido raccolto nella vescica, causando così il fenomeno dello squirting.
Molto interessante è lo studio di Salama, S., et al. del 2015 a conferma che il riempimento e lo svuotamento della vescica durante l’eccitazione e l’orgasmo sono alla base dello squirting, con la sua emissione facilitata dalle contrazioni pelviche.
Altri studi scientifici, come quelli pubblicati sulla rivista Sexual Medicine Reviews, confermano che lo squirting è un'interazione complessa tra i muscoli pelvici, il tessuto vaginale e ghiandole periuretrali.
Ma non pensare che lo squirting sia solo una questione di anatomia e fiosiologia, una lunga stimolazione dei genitali e delle zone erogene, ad esempio, gioca un ruolo fondamentale!
Quello che c'è da sapere sullo squirting per viverlo senza disagio
Anche se per tanto tempo medici e ginecologi hanno parlato di incontinenza urinaria, solo perché non conoscevano lo squirting, oggi, possiamo dichiarare che è una reazione fisiologica e non c’è nulla di cui preoccuparsi dal punto di vista medico.
Tuttavia, può capitare di sentirsi imbarazzate la prima volta che lo si sperimenta. Alcune donne dichiarano di sentirsi a disagio a causa della quantità di liquido emesso, che può essere abbondante e, quindi, sporcare la biancheria.
Ma fa parte della piacevolissima esperienza! La cosa più importante è sentirsi a proprio agio con il proprio corpo e con il/la partner.
Se l’emissione di liquido è consistente e la paura di sporcare impedisce il rilassamento durante la pratica sessuale, puoi utilizzare una traversa assorbente o un lenzuolo in lattice lavabile per “preservare” l'ambiente, questo ti permetterà di sentirti più liber* di lasciarsi andare, senza l’ansia di ripulire tutto!
Dibattito scientifico: tra scienza e culture
Lo squirting è uno un fenomeno che ha affascinato e continua ad affascinare culture e scienziati. Per essere chiari: lo squirting esiste, è solo su come avvenga, che ci sono ancora teorie contrastanti.
Secondo le statistiche mediche in Occidente, si stima che solo il 10% delle donne sperimenti lo squirting.
Eppure, se attraversiamo il globo e arriviamo in Rwanda, questa percentuale si impenna: qui il 90% delle donne riferisce di vivere questa esperienza durante l’intimità.
Perché questa differenza?
In Rwanda vi è una leggenda che collega la nascita di uno dei laghi più vasti della ragione proprio da un’esperienza di squirting.
È una storia che racchiude in sé il valore simbolico che questo fenomeno assume nella cultura rwandese. È tradizione che le zie paterne trasmettano alle giovani donne un’antica pratica che aumenti la sensibilità e il piacere femminile, un vero rituale che fa parte dell’educazione sessuale delle giovani donne.
Se ti interessa approfondire la storia, ti consiglio il documentario “Sacred Water” di Olivier Jourdain.
Quindi, potremmo dire che il fenomeno dello squirting dipende solo da fattori anatomici? Oppure anche la cultura e l’educazione contribuiscono a modellare le nostre esperienze di piacere?
Uno studio condotto dal JSM dell’Università di Oxford, ha cercato di capire se tutte le donne possono sperimentare lo squirting o se si tratta di un fenomeno raro.
I risultati hanno mostrato che la capacità di squirting varia moltissimo tra le donne: in molti casi è più legata alla stimolazione diretta del zona CUV (punto G), senza tralasciare che essere in una totale condizione di rilassamento e di abbandono è fondamentale.
C'è anche chi solleva preoccupazioni sull'enfasi posta sullo squirting nella cultura pop, soprattutto nella pornografia, dove viene spesso spettacolarizzato.
Infatti, la sua rappresentazione esagerata può generare pressione, e false aspettative facendo sentire chi non lo sperimenta inadeguat*.
Il dibattito sullo squirting continuerà a evolversi con nuovi studi e scoperte, ma ciò che conta davvero è che ciascuno sia liber* di viverlo (o meno) in modo autentico e senza pressioni esterne.
Come sperimentare lo squirting: consigli per chi vuole esplorare
Se ti senti curiosa di esplorare lo squirting, è importante ricordare una cosa: ogni corpo è diverso, e la sessualità è una strada fatta di esperimenti, scoperte e, soprattutto, ascolto di se stess*.
Non c’è un’unica strada da seguire, ma ci sono sicuramente alcuni suggerimenti che possono aiutarti a iniziare questa esplorazione in modo consapevole e rilassato.
1. Parti dalla conoscenza del tuo corpo
Prima di tutto è essenziale conoscere il proprio corpo e comprendere le zone che più ti portano piacere se stimolate, non focalizzarti solo sull’area genitale, ma esplora anche capezzoli, interno coscia e ano.
Il punto G o zona CUV è, spesso, considerato la chiave per innescare questa reazione. È un’area di circa 1-2 cm e si trova a circa 5-8 cm all'interno della vagina, sulla parete anteriore.
È un’entità funzionale composta da più strutture, come le radici e i bulbi clitoridei, la parete vaginale e l’uretra, (Jannini, Buisson, Rubio-Casilla, 2014) che interagiscono tra di loro durante la stimolazione sessuale, e proprio questa comunicazione attiva una sensibilità particolare.
Per stimolare questa zona puoi inserire in vagina due dita, ma anche di più o uno solo, e simulare il gesto di “vieni qui”! Esatto come se stessi chiamando qualcun* con le dita.
Tuttavia, non tutte reagiscono allo stesso modo alla sua stimolazione. Parti dall’esplorazione di questa zona con calma e senza aspettative, inizia progressivamente e vedi cosa succede!
Conoscere il proprio corpo è il primo passo per capire cosa ti piace.
2. Rilassati e lascia andare il controllo
Lo squirting può creare una sensazione simile al bisogno di urinare, il che porta molte persone a trattenersi e temere di perdere il controllo. Questo genera inibizioni che rendono difficile lasciarsi andare completamente.
Quindi, è utile accogliere l’idea che lo squirting è un fenomeno sperimentabile e naturale, e che lasciarsi andare al piacere è parte dell’esperienza.
Prenditi il tuo tempo, senza fretta, e crea un ambiente in cui ti senti a tuo agio.
Alcune persone trovano utile praticare tecniche di respirazione o rilassamento prima di iniziare, per entrare in uno stato mentale sereno e ricettivo.
3. Esplora con il partner
Se preferisci esplorare lo squirting con un o una partner, la comunicazione è fondamentale.
Assicurati che entrambi siate sulla stessa lunghezza d'onda e che ci sia un clima di rispetto e comprensione reciproca.
La stimolazione può essere fatta con le dita o con l’aiuto di uno, o più sex toys progettati per il massaggio del punto G, saranno leggermente incurvati. Non trascurare altre zone erogene, come ad esempio i capezzoli, e ricordati di usare tanto gel lubrificante o la saliva.
Alcune donne preferiscono combinare la stimolazione interna del punto G con la stimolazione esterna della clitoride, ma ancora una volta, si tratta di sperimentare e trovare ciò che funziona meglio per te.
4. Non avere aspettative
Uno degli errori più comuni è mettere troppe aspettative sul risultato. Lo squirting non è un traguardo che devi raggiungere a tutti i costi.
Se accade, fantastico, ma se non accade, non significa che tu stia facendo qualcosa di “sbagliato” o che ci sia qualcosa che non va nel tuo corpo.
Il tuo piacere appartiene solo a te e solo tu puoi decidere come sperimentarlo. L’obiettivo principale è lasciarsi andare senza l’aspettativa di raggiungere un traguardo preciso.
Giulia Grechi - Consulente Sessuale5. Prepara l’ambiente
Poiché lo squirting può comportare una notevole quantità di liquido, molte persone preferiscono preparare l’ambiente in anticipo.
Per rendere l’esperienza più rilassata, senza la preoccupazione di sporcare, gioca d'anticipo e procurati una traversa impermeabile, un lenzuolo in lattice lavabile o semplicemente un asciugamano.
Creare un ambiente sicuro è essenziale per rilasciare le inibizioni. Se si è in compagnia di un/a partner è importante che ci sia un ambiente di fiducia reciproca e di apertura, in cui ci si senta liberi di esprimersi senza giudizio.
La connessione con il partner aumenta il livello di comfort e rilassamento, il sentirsi compresi aiuta a lasciarsi andare.
6. Ascolta il tuo corpo
Infine, la cosa più importante è ascoltare il tuo corpo. Non c'è una "guida" definitiva o un manuale perfetto per sperimentare lo squirting, solo tu hai le redini del tuo piacere e solo tu sei in grado di condurlo!
Ricorda: nel sesso non è mai positivo concentrarsi sul “fare succedere” qualcosa, la mente tende a rimanere vigile e fa si che rende difficile, se non impossibile, il rilassamento.
La libertà dalle inibizioni significa anche sapersi svincolare da obiettivi o aspettative precise, per vivere il momento in modo spontaneo.
Non avere fretta, sii paziente e curios*.
Un viaggio personale: lo squirting e oltre
Lo squirting è solo uno degli innumerevoli modi in cui il corpo può esprimere il piacere. La dimostrazione che ciascuno racconta una storia unica, e che la sessualità si esprime con sfumature e intensità che rendono speciale ogni esperienza.
Il fenomeno è stato poco studiato, perché la sessualità femminile è stata trascurata dalla ricerca fino a poco tempo fa.
Inoltre, è difficile trovare fondi che aiutano la ricerca nello studio dello squirting, spesso il comitato etico non acconsente a questo tipo di studi, in alcuni casi considerati “immorali”, eppure è sempre scienza, no?
Solo il tempo ci darà una risposta certa, nel frattempo ricorda che per ogni aspetto della sessualità, la scoperta e l'esplorazione sono processi profondamente personali.
La sessualità non è performance, ma un’esperienza autentica e libera da obiettivi.
Il mondo del piacere femminile è vasto e ricco di possibilità, e lo squirting rappresenta solo una delle tante sfumature.
Il messaggio più importante che devi portare con te è che non esistono “regole” o “traguardi” da raggiungere: ciò che conta davvero è ascoltare il proprio corpo e scoprire cosa ti fa sentire bene.
Continua a esplorare, a conoscere te stess* e a condividere, se lo desideri, le tue esperienze con chi ti fa sentire a tuo agio.
La sessualità, in fondo, è un viaggio alla scoperta di se stess* che dura tutta la vita, e ciascuno ha il diritto di viverlo con libertà e gioia.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Giulia Grechi
Giulia Grechi
Consulente Sessuale
Giulia Grechi, Dottoressa in Riabilitazione Psichiatrica presso la facoltà di medicina e psicologia La Sapienza, con specializzazione in Consulenza Sessuale conseguita a la Scuola di Sessuologia e Psicologia Applicata. Esperta in educazione sessuale, mi dedico a fornire informazioni e strumenti per promuovere una maggiore consapevolezza e benessere sessuale, con un approccio empatico e scientifico.