- Introduzione Introduzione
- L’importanza di affrontare la sessualità con i giovani L’importanza di affrontare la sessualità con i giovani
- Fantasie bizzarre e le conseguenze Fantasie bizzarre e le conseguenze
- Quando iniziare a parlare di educazione sessuale? Quando iniziare a parlare di educazione sessuale?
- Perché l'educazione sessuale è fondamentale Perché l'educazione sessuale è fondamentale
- Parlare di sesso non è un rischio, ma un’opportunità! Parlare di sesso non è un rischio, ma un’opportunità!
- Come evitare disinformazione e distorsioni Come evitare disinformazione e distorsioni
- Educare per prevenire e per il benessere Educare per prevenire e per il benessere
L'educazione sessuale pone domande, e da anche risposte, su come preparare le nuove generazioni a vivere con consapevolezza e rispetto le proprie emozioni, relazioni e la propria sessualità.
Nelle scuole italiane non è materia obbligatoria, come lo è per gli altri paesi europei, perché troppo spesso, si tende a ridurre la questione a una discussione incentrata sul sesso, dimenticando che un’educazione sessuo-affettiva completa è molto di più.
Si tratta di trasmettere valori come il consenso, la consapevolezza del proprio corpo e il rispetto, abbattendo quei pregiudizi e stereotipi che la società tende a perpetuare.
Per molti genitori l’educazione sessuale resta un terreno complesso e pieno di incertezze.
Eppure, non possiamo ignorarlo: affrontare questo tema con apertura e chiarezza è fondamentale per prevenire la diffusione di informazioni distorte, mettere un focus su autodeterminazione e consapevolezza rispetto al consenso, all’orientamento sessuale e all’identità di genere; oltre a dare strumenti validi per le sfide future che i/le giovan* incontreranno.
Oltre i tabù: l’importanza di affrontare la sessualità con i giovani
Spesso genitori, o figure di riferimento, si trovano in difficoltà e imbarazzo di fronte a queste conversazioni, anche perchè non hanno avuto loro stessi un’educazione completa su tali argomenti.
Le/i bambin* sono naturalmente curios*, fanno domande su tutto, su come nascono, sul proprio corpo e anche sugli organi genitali, perché la curiosità fa parte del loro sviluppo e li aiuta a comprendere meglio il mondo e se stessi.
Ad esempio è importante chiamare con i termini corretti i genitali dei/le bambin*, si chiamano pene e vulva, non “cosino” “farfallina” etc etc.
Questo favorisce in loro una sana consapevolezza del corpo e promuove una comunicazione più chiara e aperta, quando saranno un po’ più grandi.
Durante l'adolescenza, le/i ragazz* iniziano una fase di trasformazione, per molti è naturale provare un senso di riservatezza riguardo al proprio corpo e alle emozioni che stanno scoprendo.
Riconoscere e rispettare la propria privacy è importante per creare un dialogo sereno.
Tuttavia, è utile approcciare questi temi con discrezione e sensibilità, mantenendo un linguaggio rispettoso e aperto, che consideri i confini personali delle/i ragazz*.
Fantasie bizzarre e le conseguenze
Esistono fantasie e miti che circolano tra bambin* e ragazz* attorno alla sessualità, che influenzano la comprensione riguardo non solo al corpo, ma anche alle relazioni. Come, ad esempio, il mito del “cavolo”.
Ad alcun* bambin* viene raccontato che la loro nascita è avvenuta sotto dei cavoli, quindi, i genitori li hanno trovati nel bel mezzo di un orto!
Sicuramente, si crede che sia una spiegazione innocente, ma non è né utile né educativo per le/i bambin*, perché non si fa altro che alimentare il tabù attorno alla sessualità e alla riproduzione, ciò può rendere più difficile per loro affrontare poi l’argomento in futuro.
Oltre che alimentare incertezze e favorire la diffusione di idee confuse o poco realistiche su temi che sono fondamentali per la loro crescita.
Una comprensione distorta e non realistica, può rendere i bambini più vulnerabili a situazioni problematiche. Renderli consapevoli farà sì che sapranno riconoscere situazioni inappropriate.
Tra gli adolescenti si crede che la verginità sia legata a un’idea romantica o drammatica.
Le ragazze, soprattutto, crescono con l’idea che il primo rapporto sessuale debba avvenire in una situazione "speciale".
Questo perché si tende ad associare la verginità alla purezza e al valore morale, addirittura raccontando bizzarrie sull‘imene, considerandolo come un “sigillo”, che si rompe dopo il primo rapporto.
Questa convinzione è una falsità fuorviante che ignora pure la realtà biologica dell’imene, che di fatto non si può rompere o bucare!
È per questo che i genitori devono essere pronti a fornire risposte veritiere e adatte all’età, senza evitare il tema.
Quando iniziare a parlare di educazione sessuale?

"A che età dovrei iniziare a parlare di sesso con le/i mi* figli*?".
Proprio come insegniamo ai/le bambin* a riconoscere i colori del semaforo, dobbiamo anche parlare di educazione sessuale fin dalla prima infanzia, adattando il linguaggio e i temi trattati con l’età.
Ti riporto alcuni esempi di tematiche di educazione sessuale da affrontare in famiglia, in base alle fasce d’età.
Età prescolare (3-5 anni)
È importante insegnare ai bambini piccoli che hanno il diritto di decidere chi può abbracciarli. Ad esempio, se un bambino non vuole dare un bacio a un parente, è bene non forzarlo.
Questo aiuta a sviluppare la consapevolezza del proprio corpo inteso come spazio personale, insegnando loro fin da piccoli a rispettare se stessi e gli altri.
Anche evitare frasi come “smetti di piangere, altrimenti diventi brutt*” è utile, perché aiuta i bambin* a non sentirsi sbagliati nell'esprimere le proprie emozioni.
Scuola primaria (6-11 anni)
In questa fase, si può iniziare a spiegare il concetto di consenso in modo semplice.
Un genitore potrebbe mostrare che prima di prendere in prestito un gioco di un amico è corretto chiedere il permesso.
Collegare il consenso a situazioni quotidiane insegna loro a rispettare i confini degli altri. E questo li prepara a un dialogo aperto su rispetto e relazioni.
Pre-adolescenza ( 12-14 anni)
I ragazzi, in questa fase, iniziano a vivere i cambiamenti della pubertà e a interrogarsi sulle relazioni.
È utile parlare di cosa aspettarsi fisicamente ed emotivamente, affrontando in modo chiaro temi come le trasformazioni del corpo e le emozioni forti che possono emergere.
Adolescenza (15-24 anni)
Qui, argomenti come l’intimità, la responsabilità nelle relazioni, il consenso in un contesto più ampio, come le relazioni romantiche e l’educazione al piacere (perché sì, il sesso è anche questo!) si possono affrontare apertamente.
Si potrebbe parlare di consenso sessuale, di sicurezza online, spiegando che la privacy e il rispetto valgono anche nel mondo digitale.
L’educazione sessuale è un percorso continuo
Gli adulti rimangono un punto di riferimento essenziale per aiutare i/le ragazz* a sviluppare una comprensione sana di se stess* e delle reazioni.
Può essere prezioso anche l’aiuto di un/a espert*, per guidare sia adulti che adolescenti, offrendo un supporto qualificato su temi più complessi.
Perché l'educazione sessuale è fondamentale
Oggi le/i ragazzi sono bombardati da messaggi confusi e spesso distorti sulla sessualità, soprattutto online e sui social.
Pubblicità, serie TV, meme: tutto contribuisce a creare un'immagine spesso superficiale e iper-sessualizzata dei corpi.
L'educazione sessuale aiuta a fornire un quadro più completo e reale, basato su rispetto, responsabilità e consapevolezza, ed è essenziale per garantire che i giovani sviluppino un rapporto sano con la propria sessualità e quella degli altri.
Parlare di sesso non è un rischio, ma un’opportunità!
Un timore comune tra i genitori è che parlare di sesso troppo presto possa spingere i figli a fare esperienze premature.
In realtà, è vero il contrario: più i/le ragazz* sono informat*, più hanno strumenti per fare scelte consapevoli e responsabili.
Inoltre la disinformazione e il silenzio li rendono vulnerabili ed esposti a rischi come gravidanze indesiderate o infezioni sessualmente trasmissibili e rapporti che non si basano sul rispetto reciproco.
Un’educazione sessuale e affettiva non si limita a spiegare il “come”, ma esplora anche il "perché"; insegna il valore del rispetto di sé e degli altri, rendendo chiaro che la sessualità va vissuta in modo consapevole e piacevole.
Questo tipo di educazione apre la porta a discussioni fondamentali come la violenza di genere, promuovendo una cultura in cui le relazioni non sono basate sul controllo o dominio, ma su consenso e uguaglianza.
Educare al rispetto dei confini personali e delle scelte altrui è uno strumento potente per prevenire la violenza sulle donne e per sensibilizzare sull’importanza della parità tra i sessi.
L'educazione sessuale è importante anche per promuovere una società inclusiva, attenta a rappresentare tutte le realtà, uscendo dalla rigidità binaria ed eteronormativa.
Educare i ragazzi e ragazze alla varietà delle esperienze umane significa ridurre i pregiudizi e i fenomeni di bullismo, costruendo un ambiente in cui tutt* possano sentirsi sicur* e liber* di essere se stessi.
Come evitare disinformazione e distorsioni
Se gli adulti o le figure di riferimento sono aperti nell’affrontare questo tipo di argomenti, eviteranno che i giovani si affidino a fonti poco affidabili o a stereotipi dannosi.
L'educazione sessuale deve essere un processo continuo, integrato nell'educazione generale che diamo alle/ ai figl*.
Proprio come insegniamo a essere rispettosi e a pensare con la propria testa, dobbiamo anche aiutarli a capire la sessualità e a fornire strumenti per comprenderla in modo sano e positivo.
Purtroppo, in Italia l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole resta una lacuna significativa.
Tuttavia, realtà come “Italy Needs Sex Education” lavorano per colmare questo vuoto, impegnandosi, attraverso una campagna di raccolta firme, a portare nelle scuole un’educazione sessuale completa, scientifica e inclusiva, perché ogni giovane merita di crescere con gli strumenti giusti per affrontare la propria vita affettiva in modo sicuro, rispettoso e consapevole.
Educare per prevenire e per il benessere
L’ONU, nel 1989, ha dichiarato che l’educazione sessuale è diritto fondamentale per ogni bambin*.
L’OMS, nel 2006, afferma: “i diritti sessuali sono diritti umani, e ogni individuo ha il diritto di vivere la propria sessualità in modo appagante, senza coercizioni o discriminazioni”.
Sempre l’OMS e FISS, nel 2010, scrivono: “un approccio completo all’educazione sessuale deve includere i diritti sessuali e la consapevolezza del genere”.
Non dovrebbe quindi essere opinabile che il sesso, le relazioni e il consenso sono strumenti essenziali per il benessere di tutt*.
Fare e ricevere un’educazione sessuo-affettiva è un diritto e come adulti abbiamo la responsabilità di aiutare i ragazzi a vivere la sessualità in modo equilibrato e soddisfacente.
Un viaggio di scoperta: esplora con noi l'educazione sessuale
Parlare di sessualità con i/le propr* figl* può essere complesso e persino imbarazzante, ma è una parte essenziale del loro cammino verso la consapevolezza di sé.
Educare alla sessualità non vuol dire solo mettere in guardia contro infezioni o gravidanze inattese, né significa esporli a contenuti espliciti: è molto di più.
Significa accompagnarli nella comprensione del consenso, incoraggiarli a conoscere il proprio corpo e la propria identità.
È la base per far sì che si instaurino relazioni libere, e offrire strumenti validi per riconoscere e prevenire anche situazioni di abuso.
L’importanza dell’educazione sessuale è anche guidare i/le giovani alla scoperta del proprio piacere.
Sul nostro sito troverai molte risorse per aiutarti in questo percorso, con consigli pratici per affrontare vari aspetti legati alla sessualità e suggerimenti su come parlarne con oggettività e chiarezza.
Perché il viaggio della scoperta è più semplice e ricco, quando non si è soli a percorrerlo.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Giulia Grechi
Giulia Grechi
Consulente Sessuale
Giulia Grechi, Dottoressa in Riabilitazione Psichiatrica presso la facoltà di medicina e psicologia La Sapienza, con specializzazione in Consulenza Sessuale conseguita a la Scuola di Sessuologia e Psicologia Applicata. Esperta in educazione sessuale, mi dedico a fornire informazioni e strumenti per promuovere una maggiore consapevolezza e benessere sessuale, con un approccio empatico e scientifico.