Immaginate un mondo in cui ognuno è libero di esplorare ed esprimere i propri gusti sessuali e affettivi senza timore.

Un mondo in cui si parla di orientamenti senza che uno tra tutti venga considerato più "giusto" o più "desiderabile" di un altro.

Un mondo senza pregiudizi, dove le identità sono fluide, complesse, autentiche.

Un mondo sex positive, dove il consenso, la libertà e il rispetto sono alla base di ogni relazione, qualunque essa sia.

In questo mondo, anche l’aromanticismo trova pieno spazio: un orientamento valido e prezioso, che racconta di chi vive l’affettività senza attrazione romantica, o provandola in forme diverse da quelle comunemente celebrate.

Conoscere l’aromanticismo significa allargare la nostra idea di intimità e riconoscere il valore di ogni esperienza umana.

Ma procediamo con ordine, vediamo di cosa si tratta e come si svolgono le relazioni.

Cos’è l’aromanticismo?

Essere aromantici non significa essere freddi, distanti o incapaci di amare.

Piuttosto, significa vivere i legami affettivi in modo diverso: senza il bisogno o il desiderio di inserirli nella cornice romantica tradizionale.

Una persona aromantica è perfettamente in grado di provare emozioni profonde, empatia, affetto. Quello che cambia è il modo in cui sceglie di legarsi agli altri.

Attrazione romantica e attrazione sessuale sono esperienze distinte e indipendenti tra loro dal punto di vista psicologico ed emotivo.

L’attrazione romantica si riferisce al desiderio di instaurare un legame affettivo e sentimentale con un’altra persona; l’attrazione sessuale, invece, riguarda l’interesse a stabilire un contatto di natura fisica ed erotica.

È possibile, quindi, che una persona sia aromantica, cioè non provi attrazione romantica, pur sperimentando attrazione sessuale, oppure che non provi né attrazione romantica né sessuale.

Le modalità con cui ciascun individuo vive l’affettività e la sessualità sono estremamente diversificate, influenzate da fattori biologici, psicologici e culturali, e costituiscono aspetti intimi e irripetibili dell’esperienza umana.

Lo spettro dell’aromanticismo

L’aromanticismo non è un confine rigido, per questo si preferisce parlare di spettro.

Alcune persone aromantiche non provano mai attrazione romantica; altre possono provarla raramente, o solo in circostanze molto specifiche.

All'interno di questo spettro, esistono molte sfumature: come i demiromantici, che sperimentano attrazione romantica solo dopo aver instaurato un profondo legame emotivo.

Ogni storia aromantica è unica: alcuni sentono indifferenza verso il romanticismo, altri provano persino repulsione, soprattutto di fronte a manifestazioni plateali o stereotipate.

Il mondo aromantico ci ricorda che l'affettività non ha un solo volto, ma vibra di mille possibilità diverse.

Dott.ssa Giulia Grechi

Le relazioni oltre il romanticismo

Relazioni oltre il romanticismo

L’assenza di attrazione romantica non significa assenza di amore o di desiderio di connessione.

Molte persone aromantiche costruiscono relazioni profonde, basate sulla complicità, sulla cura, sull’intimità che nasce dalla fiducia.

Le relazioni queerplatoniche, questo è il nome che prendono questo tipo di relazioni, sono esempi meravigliosi di legami intensi e impegnativi che non seguono il copione romantico, ma creano nuovi linguaggi dell’amore.

Amicizie profonde, alleanze emotive, legami fondati sul rispetto reciproco: queste forme di connessione sono altrettanto ricche e altrettanto vitali.

Per chi è aromantico, l'affetto si costruisce fuori dagli schemi, in spazi liberi, autentici, che non hanno bisogno di etichette romantiche per essere veri.

Sfide e stereotipi

Vivere come persona aromantica può significare anche confrontarsi con stereotipi e incomprensioni.

In una società che spesso eleva l'amore romantico a misura di realizzazione personale, e come tappa obbligatoria per sentirsi “complet*”, chi di fatto non si riconosce in questo modello rischia di essere percepito ingiustamente come "bloccato" o “incapacedi amare.

Ma queste sono credenze create da una narrazione troppo stretta.

Essere aromantici significa, semplicemente, vivere l'affettività in una forma diversa, altrettanto autentica e intensa.

Per dare visibilità a queste esperienze, dal 2015 si celebra la Settimana di Consapevolezza dello Spettro Aromantico (qui, il sito ufficiale dell’evento → Aromantic Spectrum Awareness Week).

Questa ricorrenza, di solito, cade nella prima settimana dopo San Valentino: un momento speciale per riunirsi, raccontarsi e celebrare l'infinita varietà di modi in cui l'affettività può essere vissuta.

Conosci te stess* per vivere serenamente

In un mondo davvero libero, nessuna esperienza affettiva viene giudicata meno degna, nessuna identità viene silenziata.

L’aromanticismo ci invita a immaginare una società senza gerarchie dell’amore, senza obblighi di romanticismo, senza schemi rigidi.

In questo mondo, ogni legame è valido se nasce dal consenso, dalla libertà e dal rispetto reciproco.

Che si tratti di amicizia, complicità, attrazione sessuale o semplice compagnia, ogni modo di condividere la vita con gli altri è una forma di bellezza.

Anche chi non cerca relazioni romantiche ha diritto a vivere la propria sessualità in modo informato, sicuro e consapevole.

Proteggersi, conoscere se stessi e rispettare i propri desideri, qualunque essi siano, è un atto di amore verso sé stessi.

Immaginare, costruire e celebrare una società senza pregiudizi, fatta anche di identità fluide, è un compito che riguarda tutti noi.

E ogni nuova voce che racconta un modo diverso di amare, è una nota in più nella sinfonia della libertà.

Articolo scritto dalla Dott.ssa Giulia Grechi, Consulente Sessuale

articolo a cura di

Giulia Grechi

Consulente Sessuale

Giulia grechi sessuologa

Giulia Grechi, Dottoressa in Riabilitazione Psichiatrica presso la facoltà di medicina e psicologia La Sapienza, con specializzazione in Consulenza Sessuale conseguita a la Scuola di Sessuologia e Psicologia Applicata. Esperta in educazione sessuale, mi dedico a fornire informazioni e strumenti per promuovere una maggiore consapevolezza e benessere sessuale, con un approccio empatico e scientifico.