- Introduzione Introduzione
- È sicuro fare sesso in gravidanza? È sicuro fare sesso in gravidanza?
- 5 situazioni a cui bisogna fare attenzione 5 situazioni a cui bisogna fare attenzione
- Ma i rapporti in gravidanza devono essere protetti? Ma i rapporti in gravidanza devono essere protetti?
- Quando il corpo cambia… cambia anche il piacere Quando il corpo cambia… cambia anche il piacere
- Prima di tutto, comunicare Prima di tutto, comunicare
- Quale messaggio portare a casa? Quale messaggio portare a casa?
Pensare al sesso in gravidanza sembra per tante persone un’idea quasi assurda.
La gravidanza è un viaggio davvero unico, diverso da qualsiasi altro momento della vita: nove mesi di emozioni, cambiamenti, sorprese e forse, soprattutto, di aspettative… Che già da sole sembrano spesso una montagna russa!
E in tutto ciò, tra i mille dubbi e le preoccupazioni che già riempiono questi mesi di attesa, si genera l’ennesima domanda: e il sesso?
Per alcune persone sembra un’opzione poco sicura, altre temono possa fare male al bambino, e c’è chi si chiede se sia normale provare questo desiderio in un momento che, a dirla tutta, appare più in stand-by, dedicato a una preparazione fisica molto diversa: quella del parto.
Quindi, come spesso accade, il risultato è che non se ne parla (o se ne parla poco e male), come tutti gli altri argomenti che vengono considerati quasi tabù.
Ma ha davvero senso rinunciare al sesso in gravidanza se questo è un desiderio che si percepisce in modo naturale?
In effetti, la sessualità non sparisce solo perché arriva una gravidanza. Anzi, in molti casi diventa un’occasione per scoprire nuove forme di intimità e complicità.
È sicuro fare sesso in gravidanza?
La risposta, per la maggior parte delle gravidanze, è sì: fare sesso non solo è sicuro, ma è anche assolutamente normale.
È buona cosa ricordare che il bambino non corre alcun pericolo perché circondato da molte protezioni: il liquido amniotico, in primis, è in grado di attutire urti e rumori e, in secondo luogo, ci sono anche le pareti dell’utero.
Pure il momento dell’orgasmo, che potrebbe generare alcuni dubbi perché crea delle piccole “contrazioni” involontarie, non rappresenta un rischio.
Il tutto, ovviamente, se la gravidanza è fisiologica e non sono presenti specifiche controindicazioni.
Se da una parte riconosciamo che, quindi, è tutto naturale bisogna ricordare che è altrettanto normale che il desiderio cambi: ci sono donne che in gravidanza hanno meno voglia, magari perché maggiormente stanche o a disagio con il corpo che cambia, e altre che, invece, scoprono una sensualità anche più intensa.
Non c’è dunque una regola, se non questa: ascoltare il proprio corpo e le proprie sensazioni e condividerle con il partner nel modo più sereno possibile.
Anche per i compagni, infatti, ci possono essere delle difficoltà.
L’idea di poter far male al bambino durante il rapporto è spesso molto presente e radicata.
Ma diciamolo ancora una volta: questa preoccupazione, in caso di gravidanze con decorso fisiologico, è assolutamente infondata!
5 situazioni a cui bisogna fare attenzione
Abbiamo sempre ribadito un aspetto fondamentale ossia il fatto che non ci sono rischi se la gravidanza è fisiologica.
Questo significa che ci possono essere dei casi in cui è necessario prestare attenzione? Certamente!
Esistono condizioni in cui è opportuno evitare o limitare i rapporti sessuali o, comunque, chiedere consiglio prima all’ostetrica o al/la ginecologo/a.
Di seguito, trovi alcuni esempi.
#1 Gravidanza a rischio
In questi casi, i rapporti sessuali possono compromettere la condizioni della cervice uterina.
Il collo dell’utero, quindi, disturbato dalle contrazioni prodotte durante gli orgasmi, stimolato a livello meccanico dall’atto della penetrazioni o, ancora, a causa delle prostaglandine contenute nello sperma, smette di avere il suo normale ruolo di contenimento e protezione della gravidanza.
Talvolta, viene poi considerato precauzionale evitare i rapporti sessuali anche se si ha avuto un parto prematuro in una gravidanza precedente.
#2 Placenta previa
In questi casi, la controindicazione ai rapporti è assoluta.
La penetrazione, infatti, può arrivare a provocare sanguinamenti anche abbondanti che diventano molto rischiosi.
#3 Infezioni vaginali o urinarie
I rapporti sessuali possono peggiorare l’irritazione locale e favorire la diffusione dell’infezione che, se non correttamente trattata, rischia di risalire fino all’utero o alle vie urinarie, aumentando il pericolo di complicazioni ostetriche come rottura prematura delle membrane o parto pretermine.
#4 Gravidanze gemellari
Queste gestazioni sono considerate, solitamente, più “fragili” e, quindi, meritano degli accorgimenti particolari.
In alcuni casi, l’utero sovradisteso e più recettivo può amplificare le contrazioni legate all’orgasmo, o l’effetto delle prostaglandine contenute nello sperma e determinare l’insorgenza del travaglio prima del tempo.
Una gravidanza gemellare, quindi, non significa un no definitivo ai rapporti e all’intimità, ma una maggiore attenzione ai consigli del professionista che ha in carico la gravidanza.
#5 Perdite di sangue o di liquido amniotico
Partiamo da un assunto: in presenza di perdite di sangue o di liquido amniotico è sempre indicato un controllo in ospedale.
Le perdite di sangue durante la gravidanza possono essere dovute a vari fattori ma sono sempre e comunque da tenere sotto controllo.
Talvolta, possono sanguinare anche dei polipi che crescono a livello del collo dell’utero e, in questo caso, un rapporto sessuale rischia di peggiorare il sanguinamento.
Anche le perdite di liquido amniotico sono un indizio di stop ai rapporti: in questo caso il rischio maggiore è quello di infezioni.
Venendo a mancare la naturale protezione costituita dalle membrane amniotiche che non sono più integre, anche i batteri possono risalire il canale cervicale ed essere aiutati in questo dai rapporti sessuali.
Quando prestare attenzione al sesso in gravidanza
Se volessimo cercare di riassumere il tutto, quindi, potremmo dire che in certe condizioni il sesso può aumentare il rischio di contrazioni, sanguinamenti o infezioni.
Per questo motivo, quando la gravidanza presenta delle complicazioni, ginecolog* e ostetriche preferiscono far sospendere l’attività sessuale almeno fino a quando la situazione non è più chiarita o stabilizzata.
All’infuori delle condizioni di rischio, invece, la sessualità può essere vissuta con tranquillità.
Se, però, dopo un rapporto compaiono dolori forti, contrazioni o perdite, è sempre meglio contattare subito il/la proprio/a ginecolog* o l’ostetric*, o recarsi al più vicino Pronto Soccorso Ostetrico-Ginecologico.
Ma i rapporti in gravidanza devono essere protetti?
Se abbiamo riscontrato che la nostra gravidanza non ha fattori di rischio e, quindi, possiamo concederci il piacere naturale dei rapporti con il nostro partner, beh, allora no, i rapporti non devono essere per forza protetti.
Questo, naturalmente, a meno che il partner non abbia una infezione sessualmente trasmissibile o si abbiano relazioni con più partner.
Vista la pericolosità di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili durante la gravidanza, se sono presenti questi fattori di rischio è buona cosa avere rapporti protetti.
Quando il corpo cambia… cambia anche il piacere
Durante la gravidanza notiamo in modo particolare i cambiamenti del corpo. Ciò che si nota meno, invece, sono tutti i cambiamenti più nascosti come quelli legati al desiderio sessuale.
Cerchiamo di vederli più nel dettaglio suddivisi per ogni trimestre.
Primo trimestre
Durante la prima parte della gravidanza i nuovi sbalzi ormonali spesso determinano un calo del desiderio sessuale, complice la stanchezza e le nausee.
Alcune donne, però, sperimentano un aumento della sensibilità dei capezzoli e, grazie a questo, un’intensificazione del piacere.
Secondo trimestre
Viene spesso definito “il periodo d’oro” della gravidanza.
Le nausee diminuiscono, l’energia torna e il corpo inizia a mostrare forme più piene che tante volte vengono vissute come sensuali.
Aumenta anche l’afflusso di sangue alla zona pelvica e ciò può intensificare le sensazioni durante i rapporti rendendoli molto più piacevoli.
La pancia, inoltre, comincia a farsi notare ma non è comunque troppo grande da impedire i rapporti.
Terzo trimestre
Il pancione diventa più ingombrante e, durante i rapporti, trovare posizioni comode può richiedere fantasia e pazienza.
Alcune donne sperimentano una diminuzione del desiderio mentre per altre si conferma il mantenimento di una buona attività sessuale.
Qui, la chiave è senza dubbio la possibilità di sperimentare!
Per quanto riguarda il terzo trimestre c’è da aggiungere un dettaglio: le prostaglandine presenti nello sperma che, fino ad ora, erano state individuate come uno dei motivi di limitazione dei rapporti sessuali nei casi di rischio di parto prematuro, al termine della gravidanza diventano una vera risorsa!
Avere rapporti sessuali durante le settimane che precedono la data presunta del parto aiuta a fare iniziare il travaglio in modo fisiologico.
Riccardo Federle - Ostetrico e Divulgatore scientificoIl sesso, comunque, non significa solo penetrazione: carezze, massaggi, giochi, sesso orale o stimolazione manuale possono diventare alternative altrettanto appaganti.
La cosa più importante, però, è che entrambi i partner si sentano a proprio agio.
Prima di tutto, comunicare
Non bisogna stancarsi di dirlo: se c’è un ingrediente fondamentale per vivere bene la sessualità in gravidanza, quello è la comunicazione.
Parlare apertamente dei propri desideri e delle proprie paure fa un'enorme differenza.
Ci sono molte condizioni in cui si rischia di sentirsi meno attraent*, inadeguat*, si ha paura di non essere desiderat*.
Tutto questo può accadere, ma ha la soluzione nel dialogo. Parlare, parlare, parlare… dirsi le cose senza filtri, con sincerità, così da aiutare a rafforzare l’intesa di coppia.
La gravidanza, come già detto, potrebbe essere anche l’occasione per sperimentare e scoprire così nuove forme di intimità, anche non legate al rapporto sessuale vero e proprio.
Momenti di coccole, abbracci e complicità sono altrettanto importanti e possono rendere la relazione ancora più solida.
Quale messaggio portare a casa?
Abbiamo finalmente sfatato un tabù. Fare sesso in gravidanza è, nella maggior parte dei casi sicuro, piacevole e naturale.
A meno di indicazioni specifiche da parte del/la ostetric* o del/la ginecolog* non c’è dunque motivo di vivere la sessualità con ansia o paura: basta ascoltare il proprio corpo, rispettare i limiti e, quando serve, chiedere consiglio a professionist*.
La sessualità non si spegne solo perché si è in dolce attesa. La gravidanza, al contrario, può diventare un modo per rafforzare il legame di coppia e affrontare insieme i cambiamenti di questi nove mesi.
Con rispetto, comunicazione e, perché no, un pizzico di creatività, anche il sesso in gravidanza può restare un’esperienza appagante e, alle volte, ancora più speciale.
Riccardo Federle
Ostetrico
Ostetrico e referente per il rischio clinico presso l’Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda, è presidente dell’associazione “La Lampada delle Scienze” e collabora con Ciaopeople per la divulgazione scientifica in ambito gravidanza.