Nessun uomo mi rende felice, cosa faccio? Inizia intanto a capire quali sono i tuoi desideri più profondi. 

Più di una volta abbiamo avuto modo di soffermarci sull’importante ruolo che le relazioni hanno nella nostra vita. Cosa rende le relazioni con gli altri così importanti?

Il fatto che conoscere, condividere, confrontarsi e anche scontrarsi con qualcuno che sentiamo vicino, di cui ci possiamo fidare e con il quale c’è reciproca stima e affetto è la strada maestra per essere felici. La socievolezza è una delle caratteristiche primarie della specie umana. Quella che ha permesso all’uomo di aggregarsi per far fronte alle difficoltà ambientali. Di costruire i primi nuclei di vita associata per giungere a forme sempre più complesse e articolate. Al tempo stesso è stata lo stimolo a dare un senso e un significato alla propria esistenza.

Ma non sempre siamo in grado di scegliere e gestire le nostre relazioni (non soltanto con gli uomini) nella direzione voluta. Come se il moltiplicarsi delle opportunità, la fretta di provare sempre nuove emozioni, la mancanza di tempo, voglia ed allenamento a riflettere e ad approfondire, mantenessero i rapporti ad un livello superficiale. Incapaci di darci autentica soddisfazione e felicità.

“Nessun uomo mi rende felice”. Ma non si possono scegliere gli uomini come si scelgono gli abiti!

Eccoci dunque giunti alla questione iniziale che una giovane donna mi sottopone manifestando stupore e perplessità. La sua indipendenza, la sua creatività e intraprendenza, il suo essere acuta ma al tempo stesso ironica, l’hanno portata ad avere una fitta rete di amicizie, di contatti e di relazioni. Ma forse questa ricchezza di rete sociale l’ ha indotta a pensare che si può scegliere con quali uomini uscire come si sceglie un abito. L’uomo raffinato ed elegante per le occasioni ufficiali. L’uomo simpatico e divertente per un week end di svago. L’uomo colto e capace di confrontarsi per le occasioni intellettuali. E poi l’amante generoso e appassionato solo per l’intimità. Si potrebbe proseguire con una serie nutrita di altri esempi. Ma il “mosaico” non si è rivelato in grado di soddisfarla e renderla felice!

Cosa non funziona nell’architettura dei suoi legami? Il fatto che questo non corrisponde ai suoi desideri più profondi. Se fosse veramente convinta che diversificare i legami è utile per non essere troppo coinvolta. Che è divertente per evitare la noia e la routine. Se questo corrispondesse ad una sua reale esigenza lei se la godrebbe alla grande. Ma evidentemente non è così. La sua perplessità, il suo chiedersi perché non è felice diventa l’occasione per soffermarsi a capire. E prendere consapevolezza di sé e dei propri desideri più autentici. L’inizio di un percorso che le permetterà di trovare un nuovo modo di relazionarsi che per lei sia pieno di soddisfazione e la renda felice.

Capire chi siamo e quali sono i nostri desideri ci permette di porci degli obiettivi e di elaborare dei progetti per realizzarli. E anche di evitare di disperdere le nostre energie con attività che si rivelano alla fine insoddisfacenti. Non dare tutto per scontato. Non adattarsi alle tradizioni, alle mode, al “così fan tutti”, ci darà la possibilità di mettere in luce la straordinaria unicità di ciascuno di noi. Di realizzare il sogno che più autenticamente ci appartiene.

Redazione Mettiche

Ultimo aggiornamento: 11 febbraio 2020

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