Si parla di ipomenorrea quando il flusso mestruale risulta scarso per quantità (perdite di sangue inferiore ai 20 ml) e più breve della norma.
L’ipomenorrea è spesso associata ad un allungamento del periodo intermestruale (oligomenorrea).
Tra le cause dell’ipomenorrea vi sono:
- stress: un periodo stressante, l’ansia e la mancanza di sonno sono tra le cause più comuni di un ciclo scarso;
- predisposizione genetica: si tratta di una causa facilmente riscontrabile verificando l’eventuale presenza di altri casi in famiglia;
- assunzione della pillola anticoncezionale: un flusso di minore intensità è un effetto fisiologico (e, spesso, desiderato) della pillola;
- alimentazione scorretta: un flusso scarso può infatti essere causata da una dieta troppo restrittiva e da disturbi alimentari come anoressia e bulimia;
- attività fisica intensa: un’attività fisica molto intensa può essere la causa di un flusso di scarsa quantità;
- patologie dell’utero: polipi, cisti e fibromi uterini possono portare a mestruazioni scarse;
- squilibri ormonali: il ciclo mestruale è fortemente influenzato dai livelli di alcuni ormoni; uno squilibrio di tali livelli può causare ipomenorrea;
- problemi alla tiroide: la tiroide e gli ormoni tiroidei possono influenzare il ciclo mestruale;
- menopausa in arrivo: dopo i 40/45 anni, il ciclo potrebbe iniziare a diventare scarso e irregolare perché ci si sta avvicinando alla menopausa.
Un flusso mestruale di scarsa quantità può capitare e non deve allarmare. Quando, però, l’ipomenorrea si potrae nel tempo, è necessario contattare il ginecologo di fiducia per analisi approfondite.
Redazione Mettiche
Ultimo aggiornamento: 5 aprile 2020
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