Si parla di ipermenorrea quando il flusso mestruale risulta particolarmente abbondante rispetto alla norma (perdite di sangue anche oltre gli 80 ml).

L’ipermenorrea è spesso associata a menorragia, ovvero perdite di sangue mestruali che superano i canonici 7-8 giorni.

Tra le cause dell’ipermenorrea vi sono:
  • stress: ritmi di lavoro esagerati, preoccupazione e uno stato di agitazione possono causare un flusso abbondante;
  • fibromi uterini: sono tumori benigni normalmente localizzati vicino all’endometrio; rappresentano una delle cause principali del flusso abbondante, ne determinano, infatti, circa il 40% dei casi totali;
  • polipi dell’utero: sono formazioni prevalentemente benigne che si creano all’interno dell’endometrio, il tessuto che riveste l’utero; causano ciclo abbondante in circa il 15% delle donne che li presentano;
  • endometriosi: è una patologia che affligge molte donne e che si verifica quando un tessuto simile all’endometrio, cioè il tessuto che riveste le pareti interne dell’utero, cresce al di fuori dell’utero e va a posizionarsi in altre zone dell’apparato riproduttivo;
  • cause non ginecologiche:  ipotiroidismoipertiroidismo o ipercortisolismo (la produzione eccessiva di cortisolo) possono far aumentare il flusso mestruale. 

Se l’ipermenorrea dura più di una settimana o si ripete nel tempo, è necessario sottoporsi a una visita ginecologica e ad esami di controllo, come ecografia pelvica e dosaggi ormonali.

Redazione Mettiche

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio 2020

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