Il cerotto contraccettivo transdermico è un contraccettivo ormonale, analogo alla pillola.
Si applica un cerotto alla settimana per 3 settimane. Dopo 1 settimana d’interruzione si utilizza un nuovo cerotto. Deve essere applicato sulla pelle asciutta, pulita, intatta e priva di peli. Non può essere messo sul seno e sulla pelle arrossata, irritata o con tagli.
Per applicarlo bisogna premere con forza per fare aderire bene i bordi. Non utilizzare creme, talchi, lozioni, ecc., nella zona dove è posto il cerotto. La posizione del cerotto sulla pelle va cambiata ogni volta.
È importante controllare ogni giorno che sia ben aderente. Se si stacca, parzialmente o completamente, è possibile sostituirlo entro le 24 ore dal distacco. Superato questo limite, è bene associare un altro metodo contraccettivo per 7 giorni.
In caso di dimenticanza o ritardo nella sostituzione/applicazione è bene verificare quanto riportato sul foglietto illustrativo. E, eventualmente, associare un altro metodo contraccettivo.
Esistono alcuni farmaci che possono interagire con il cerotto contraccettivo, tra questi:
- alcuni medicinali usati per trattare l’epilessia (fenobarbital, fenitoina, primidone, carbamazepina);
- certi medicinali usati per il trattamento delle infezioni da HIV (ritonavir);
- alcuni medicinali per il trattamento di alcune infezioni batteriche (rifabutina, rifampicina, griseofulvina);
- preparazioni a base di piante medicinali contenenti Erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum).
È dunque opportuno, segnalare al medico l’eventuale uso concomitante di altri farmaci o la presenza di patologie specifiche. Come, ad esempio, disturbi cardiovascolari o disfunzioni epatiche gravi.
Infine vi sono alcuni effetti collaterali relativamente diffusi, come: spotting, cefalea, nausea, tensione mammaria, vaginiti, dismenorrea, ritenzione idrica e aumento di peso.
Se usato correttamente, il cerotto ha una sicurezza contraccettiva del 99%.
Redazione Mettiche
Ultimo aggiornamento: 28 aprile 2020
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