La Clamidia è una malattia sessualmente trasmessa (MST) di cui è responsabile un batterio, la Chlamydia trachomatis.

È molto comune tra gli adolescenti, ma può essere trasmessa anche dalla madre al neonato, durante il parto.

Spesso decorre asintomatica in entrambi i sessi: il più delle volte, infatti, non viene percepita e quindi diagnosticata.

In alcuni casi possono, invece, presentarsi alcuni sintomi. Nel maschio può causare infiammazione dell’uretra, con prurito e bruciore mentre fa la pipì e perdite chiare sulla punta del glande. Nella donna può manifestarsi con perdite vaginali abbondanti, biancastre o giallastre, prurito vaginale, dolori al basso ventre, bruciore e difficoltà ad urinare (per questa ragione spesso viene scambiata per cistite).

Difendersi dalla clamidia, utilizzando il preservativo ad ogni rapporto sessuale, è particolarmente importate.

Se non curata e non diagnosticata, infatti, questa malattia può causare danni anche seri e permanenti all’apparato riproduttivo femminile. Dalla cervice il batterio può, infatti, raggiungere le tube di Falloppio, dando origine ad un’infezione pelvica, con una probabilità del 10% di causare un’infezione tubarica. Con le tube chiuse, gli spermatozoi non posso fecondare l’ovulo femminile. Per questo motivo questa patologia è causa di infertilità.

Redazione Mettiche

Ultimo aggiornamento: 27 marzo 2020

Voto Medio Utenti (4/5)